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Solidali con Afrin-Comunicato

A conclusione dell’iniziativa di solidarietà del 20 gennaio, tenutasi presso Bazar “taverna curdo-napoletana”, è necessario un doveroso ringraziamento prima di tutto a Zerocalcare che non fa mai mancare la sua solidarietà attiva e operativa a favore della causa curda, che ha direttamente conosciuto essendosi recato più volte nel Rojava dove ha potuto toccare con mano i significativi cambiamenti che sono stati avviati per affermare una società solidale e multiculturare, ecologica e che mette in primo piano i diritti delle donne.

L’iniziativa si è tenuta non a caso presso Bazar che in una zona romana già multiculturale, Tor Pignattara detta anche Bangla city. Dove i suoi grandi cuochi e lavoratori curdi e napoletani ambiscono a “far assaggiare” il sapore della convivenza e della solidarietà.

L’iniziativa è stata possibile grazie al lavoro volontario dei lavoratori e dei cuochi di Bazar, ma anche dei cuochi di “La Barrique” e dell’”Hosteria Grappolo d’Oro”, a ulteriore dimostrazione che sempre più persone supportano e solidarizzano attivamente con la causa curda.

L’iniziativa ha visto la partecipazione di un pubblico molto numeroso e composto anche da tante persone che non rientrano nella categoria di “attivisti”. Per questo l’iniziativa ha un valore speciale, perché allarga il fronte di coloro che, con nuove informazioni e suggestioni che non passano sui canali mainstream, saranno in grado di acquisire una maggiore consapevolezza per agire in prima persona.

L’occasione è stata propizia anche per dare la parola a Staffetta per presentare i progetti avviati nel 2019, che tengono conto delle esigenze sanitarie come espresse da MezzaLuna Rossa curda, ma anche della crescente difficoltà di operare direttamente in loco. Infatti i nuovi progetti, dalla formazione per l’Accademia medica, alla Chat per consulenze a distanza, fino alle protesi in 3D, sono finalizzate a continuare l’attività di supporto alle strutture sanitarie del Rojava, nonostante le crescenti difficoltà organizzative create dai nuovi venti di guerra che, ad un anno dall’occupazione turca di Afrin, rischia di sconvolgere anche gli altri territori del Rojava.

Per questo le risorse economiche raccolte con questa iniziativa saranno trasferite, attraverso MezzaLuna Rossa Kurdistan Italia Onlus, alla MezzaLuna Rossa Curda perché gestisca le emergenze dei campi profughi degli sfollati di Afrin e sostenza le spese dell’ospedale di Tell-Temr, costruito grazie alla solidarietà italiana.

Dobbiamo comunque ammettere che è del tutto insufficiente intervenire sugli effetti della guerra, prima di Isis e poi della Turchia, e che è essenziale che l’Europa dei cittadini e dei solidali si esprima, vigili ed intervenga perché quello che è successo ad Afrin non si ripeta mai più e supportarti il Rojava con ancora più determinazione.

Staffetta sanitaria di Rete Kurdistan Italia 

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