A Hesekê si è svolta la seduta ordinaria del Consiglio Militare delle Forze Siriane Democratiche. Per continuare a garantire la sicurezza nella regione, i componenti delle FSD si sono pronunciati per una ristrutturazione.
Domenica nella città di Hesekê in Siria del nord si è svolta la seduta ordinaria delle Forze Siriane Democratiche (Quwwat Suriya ad-dimuqraṭiya, QSD). La seduta ha avuto luogo con la partecipazione delle e dei comandanti di tutte le componenti delle FSD ed ha affrontato l’offensiva contro l’ultimo bastione di IS, al-Bagouz, i possibili sviluppi dopo il ritiro delle truppe USA dalla Siria, la richiesta della Turchia di una zona di sicurezza, le relazioni con il governo siriano nonché una serie di questioni militari e di politica della sicurezza.
In una comune dichiarazione finale le FSD si sono pronunciate a favore di una ristrutturazione per continuare a garantire la sicurezza nella regione. Dopo la seduta è stata pubblicata la seguente dichiarazione:
„1- Come risultato delle nostre operazioni che dall’anno 20112 conduciamo contro diversi raggruppamenti terroristici, e dal 2014 con il sostegno della coalizione internazionale anti-IS contro l’organizzazione terroristica Stato Islamico, il cosiddetto califfato tra poco sarà storia. IS è chiuso in un piccolo territorio ad al-Bagouz. Con la liberazione degli ostaggi e dei civili , la lotta contro l’organizzazione sarà completata del tutto.
2- Nell’ambito della futura strategia militare delle Forze Democratiche della Siria sono state fissate due linee di comportamento:
a- operazioni militari e di sicurezza per l’annientamento delle cellule dormienti con il sostegno della coalizione internazionale,
b– distruzione dell’esistenza sociale, spirituale ed economica di Stato Islamico.
3- Il Consiglio Militare ha discusso l’atteggiamento e le accuse prive di fondamento dello Stato turco, secondo le quali le nostre forze rappresenterebbero una minaccia per la regione. Lo Stato turco è una forza di occupazione e in Siria ha occupato le città di Efrîn, al-Bab, Jarablus e Idlib. Le e i partecipanti alla seduta fanno notare che questi problemi possono essere risolti attraverso un dialogo con lo Stato turco nell’ambito del rispetto dei principi di vicinato e hanno rimandato alla necessità di prendere provvedimenti contro possibili attacchi contro la regione. Le e i partecipanti hanno dichiarato che l’istituzione di una zona di sicurezza lungo il confine nord potrebbe essere possibile sotto supervisione internazionale.
4- Il Consiglio Militare ha discusso i negoziati con il governo siriano e ha sottolineato la necessità di un dialogo orientato a una soluzione nel senso di una Siria unita e dell’accettazione del Consiglio Democratico della Siria e dell’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord e dell’Est.
5- Nella seduta è stato messo in evidenza il ruolo determinante delle Unità di Difesa delle Donne nella battaglia finale contro i terrorismo. Sono state salutate le azioni eroiche delle combattenti.
6- Nella seduta è stato deciso che nel futuro periodo verranno affrontate prioritariamente la liberazione Efrîn, il ritorno della popolazione nella sua terra natia e la fine delle modifiche demografiche.
7- Le Forze Democratiche della Siria dopo la proclamazione della fine dell’organizzazione terroristica Stato Islamico procederanno ad una nuova organizzazione e ad un nuovo addestramento e posizioneranno le proprie unità secondo necessità rilevanti ai fini della sicurezza e militari.”