„Make Rojava Green Again” condanna il divieto nei confronti della casa editrice Mezopotamien-Verlag e chiede la revoca della del bando e la restituzione dei libri. Sono stati sequestrati anche 200 libri della campagna.
„Il Ministro degli Interni Horst Seehofer (CSU) il 12 febbraio 2019 ha sancito un divieto nei confronti della casa editrice curda Mezopotamien Verlag. Il divieto della casa editrice colpisce direttamente anche la nostra campagna ‚Make Rojava Green Again‘ dato che sono state sequestrate 200 copie del nostro libro appena uscito“, dichiara la campagna „Make Rojava Green Again“ / Comune Internazionalista del Rojava. Il comunicato stampa prosegue:
La casa editrice Mezopotamien-Verlag non distribuisce solo libri propri, ma un’ampia gamma di libri sul tema Kurdistan. Anche noi volevamo che una parte dei nostri libri venisse distribuita attraverso la casa editrice. Per questo le abbiamo inviato 200 copie dell’edizione inglese pubblicata a novembre. Pochi giorni dopo, per disposizione del Ministero la sede della casa editrice è stata sgomberata e sigillata. Tutti i libri sono stati sequestrati.
Il libro negli ultimi mesi è stato pubblicato in inglese, italiano, greco e tedesco. Francese, svedese, turco, curdo e spagnolo seguiranno nelle prossime settimane. Con il libro cerchiamo di mostrare prospettive per la soluzione dei problemi ecologici in Siria del nord e in tutto il mondo. Nel farlo ci riferiamo alle teorie sull’ecologia sociale di Murray Bookchin e al “Confederalismo Democratico” sviluppato da Abdullah Öcalan.
Il divieto nei confronti della casa editrice e il sequestro così colpisce direttamente il nostro lavoro. Condanniamo questo intervento e chiediamo la restituzione dei libri e la rimozione del divieto nel confronti della Mezopotamien-Verlag. La chiusura della Mezoptamien-Verlag è un attacco al libero pensiero e alla libertà di espressione. Con il divieto si cerca di reprimere la discussione sulla costruzione dell’amministrazione autonoma in Siria del nord e dell’est e possibili prospettive di soluzione per la crisi in Medio Oriente. La diffusione delle idee di una società basata sulla liberazione di genere e ecologico-democratica non potrà essere limitata con divieti e censura perché già oggi queste idee sono diventate una fonte di ispirazione e di speranza per milioni di persone in tutto il mondo. Anche noi continueremo con determinazione i nostri lavori e con una motivazione ancora maggiore e in particolare in queste condizioni invitiamo a leggere e diffondere il nostro libro appena pubblicato e tutte le pubblicazioni colpite dal divieto. La critica nei confronti di un sistema che ogni giorno riduce in schiavitù miliardi di persone e continua a portare avanti la distruzione della basi di vita naturali, è e resta legittima e oggi è più che mai necessaria.