Nella città di Efrîn nel nord della Siria è costituito il gruppo di resistenza „Şehîd Avesta“. Il gruppo esclusivamente femminile ha annunciato, „di combattere al livello massimo contro gli occupanti di Efrîn“.
il 20 gennaio 2018 l’esercito turco insieme ai suoi allegati jihadisti ha assaltato il cantone di Efrîn nel nord della Siria. Forze internazionali, la coalizione contro il cosiddetto „Stato Islamico“ (IS), l’UE e il Consiglio di Sicurezza dell’ONU die EU hanno taciuto sulla guerra di aggressione della Turchia iniziata in accordo con la Russia.
Dopo 58 giorni di resistenza delle Unità di Difesa del Popolo e delle Donne YPG/YPJ e della popolazione contro il secondo più grande esercito della NATO e i suoi aiutanti islamisti, gli aggressori sono penetrati nel centro di Efrîn. Per impedire una crisi umanitaria, l’amministrazione autonoma aveva evacuato la popolazione civile dalla città.
Circa un anno dopo, nella Efrîn ancora occupata si è costituito un nuovo gruppo di resistenza. Il “Gruppo di Resistenza Şehîd Avesta“ ha preso il nome della combattente delle YPJ Avesta Xabûr che il 27 gennaio 2018 ha fatto saltare in aria se stessa e un carro armato turco per impedire un massacro nel villaggio di Hemam a Cindirês. Il gruppo ha annunciato di „combattere al massimo livello contro gli occupanti di Efrîn“. Obiettivo primario delle combattenti sarebbe quello di „sconfiggere la potenza occupante e liberare Efrîn“.
Alla fine del 2018 a Efrîn è già apparso un gruppo simile. Anche le „Forze di Liberazione di Efrîn“ (Hêzên Parastina Efrînê, HRE) hanno annunciato di opporre resistenza contro l’ „Operazione Ramoscello d’Ulivo“ turca.
ANF