Avvocati del Rojava chiedono che i membri di IS catturati per i loro crimini in Siria del nord vengano messi lì davanti a un tribunale internazionale. „Ogni altra cosa ostacolerebbe l’accertamento dei loro reati“, spiegano.
Le discussioni su come si debbano gestire i membri di IS catturati continuano. Da ultimo l’idea di un tribunale internazionale davanti al quale dovranno rendere conto i membri di IS, è stata sostenuta anche dalla Francia. Ma secondo le richieste dei rappresentanti del governo francese, il tribunale andrebbe istituito in Iraq.
Gli avvocati del Rojava si sono detti contrari a questa proposta. Spiegano che i membri di IS deveno essere portati in tribunale lì dove hanno commesso i loro crimini. Così l’avvocato Heysem Bekir spiega:„I testimoni dei crimini di guerra che IS ha commesso in Siria del nord e dell’est, vivono qui. Per questo i membri di IS andrebbero portati in tribunale qui. In fondo sia le vittime di questa organizzazione sia i e le combattenti che hanno sconfitto IS si trovano in Siria del nord e dell’est.“
Anche l’avvocata Welaa El-Elî condivide questa opinione e aggiunge: „Secondo gli standard del diritto internazionale, i crimini vanno indagati lì dove sono stati commessi. Se il tribunale internazionale dovesse essere istituito qui, migliaia di bambini e donne potranno testimoniare dei crimini qui. Ogni altra cosa ostacolerebbe un completo chiarimento dei crimini.“
Fonte: ANF