Nel campo per rifugiati di Makhmour, in Sud Kurdistan – nord Iraq, è stato possibile costruire un policlinico. La struttura è stata aperta il 26.05.2018 e nella sala parto sono nati già 27 bambini. Il reparto di radiologia è aperto da 3 mesi.
I medici lavorano volontariamente; il resto del personale riceve un basso compenso per il suo lavoro. I pazienti vengono dal campo per rifugiati e anche da fuori Makhmour.
Tutti i cittadini sono stati curati: curdi, arabi e turkmeni, allo stesso modo.
L’ultima visita dell’Associazione verso il Kurdistan ha portato un nuovo generatore (molto importante per curare i casi di emergenza in una zona dove non c’è elettricità continua) e un concentratore d’ossigeno per produrre ossigeno dall’acqua.
Il problema ora è la mancanza di un’ambulanza
Soprattutto per i rifugiati, che vivono in una zona dove ci sono conflitti politici e militari e che hanno subito attacchi dell’ISIS e delle forze aeree turche, è difficile trasferire i pazienti con malattie gravi ad un ospedale con attrezzature migliori senza un’ambulanza dove la rianimazione potrebbe essere fatta meglio e in maniera più corretta. Spesso la mancanza di un’ambulanza porta alla morte.
Il Campo di Makmour, abitato da circa 13 mila kurdi fuggiti dalla Turchia dopo la distruzione dei loro villaggi da parte dell’esercito turco, è una realtà dove, fin dall’inizio, si è applicato il “confederalismo democratico“, dove vige la parità di genere e la democrazia delle assemblee popolari di quartiere.
L’associazione “Verso il Kurdistan” si è impegnata a consegnare i 37 mila $ necessari per l’acquisto dell’ambulanza entro il mese di ottobre 2019.
AL SEGUENTE LINK potete trovare tutte le indicazioni per la donazione:
Raggiungiamo l’obiettivo per l’ambulanza!
GRAZIE A TUTTI
Associazione “Verso il Kurdistan ODV”