Ci congratuliamo con Paolo, Jacopo, Davide, Fabrizio e Eddi per il risultato raggiunto nel tutelare e onorare la memoria delle cadute e dei caduti e la reputazione internazionale delle YPG/YPJ e della rivoluzione sociale, culturale, ecologista e femminista del Rojava.
Grazie al loro impegno e alla loro determinazione, con la sua decisione il tribunale di Torino afferma esplicitamente che nessuna correlazione è possibile tra l’aver combattuto nelle forze curdo-arabe e l’applicazione della sorveglianza speciale.
Per tutte e tutti noi, si tratta ora non solo di vigilare per valorizzare questo importante risultato, ma di riprendere e rilanciare in modo altrettanto deciso la lotta per togliere il PKK dalla lista delle organizzazioni terroristiche e di continuare a contrastare la criminalizzazione delle lotte sociali e politiche.
Rete Kurdistan Italia