L’Amministrazione Autonoma ha definito gli attacchi, massacri e tentativi di invasione dello Stato turco contro il Kurdistan del sud “una cultura di persistenza in metodi e massacri alla quale lo Stato turco non può rinunciare”.L’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord e dell’Est ha rilasciato una dichiarazione sugli attacchi dello Stato turco contro il Kurdistan del sud e i massacri di civili.
La dichiarazione è la seguente:
“La persistenza dello Stato turco nei massacri, è una cultura alla quale non può rinunciare. Fino dai tempi degli Ottomani hanno inflitto massacri e genocidi alla popolazione della regione. Gli attacchi dello Stato turco contro la regione di Kortek del 27 giugno, sono parte degli attacchi di invasione contro il Kurdistan del sud e la Siria del nord. Questo attacco è una prosecuzione dei loro massacri e attacchi nel corso della storia.
Lo Stato turco invasore e le bande sue alleate, hanno mostrato la loro ostilità nei confronti degli sforzi della popolazione della regione e la sua volontà democratica e la risolutezza di tutti i settori della società, con quello che hanno fatto ad Afrin e in tutto il territorio siriano.
Noi come Amministrazione Autonoma condanniamo gli attacchi illegittimi contro il Kurdistan del sud e ricordiamo con grande gratitudine i civili caduti martiri negli attacchi dello Stato turco e coloro che sono stati martirizzati dallo Stato turco.
Invitiamo il governo centrale iracheno e il Governo Regionale del Kurdistan, così come le organizzazioni internazionali per i diritti umani a svolgere i loro compiti e ad assumersi le loro responsabilità a fronte delle violazioni di diritti, attacchi e pratiche inumane da parte dello Stato turco. Lo Stato turco deve gestire le sue relazioni con una mentalità diversa, in linea con le leggi degli Stati vicini.
Con questo facciamo appello anche ai popoli della regione perché si uniscano di più contro gli attacchi e gli interessi dello Stato turco.
Oggi la vera ragione per la quale lo Stato turco continua gli attacchi, è il silenzio del pubblico in Turchia rispetto agli attacchi ad Afrin, nel Kurdistan del sud e in Siria. Fino a quando lo Stato turco invasore continua ad avere una presenza in queste regioni, attacchi come questi non possono essere fermati. I tentativi di invasione dello Stato turco in queste regioni continueranno. Questo metterà il mondo in condizione di dover affrontare grandi problemi. Con loro che prendono di mira tutti i valori umani, la continuazione del progetto di invasione significa la distruzione della coscienza e della legge per il mondo.”
Fonte: ANF