Dall’attacco mortale a un collaboratore del consolato turco a Hewlêr le forze di sicurezza tengono chiuse le vie d’accesso verso il campo profughi di Mexmûr.Le forze di sicurezza del Partito Democratico del Kurdistan (KDP) attualmente tengono chiuse le strade per il campo profughi di Mexmûr. Così i circa 12.000 abitanti del campo da quattro giorni sono isolati dal mondo esterno.
La chiusura delle strade è avvenuta dopo l’attentato mortale in un ristorante a Hewlêr (Erbil) del 17 luglio, nel quale hanno perso la vita tre persone, tra le quali un collaboratore del consolato turco. Poco dopo le forze di sicurezza del Kurdistan del sud hanno chiuso le strade da Hewlêr in direzione di Kerkûk (Kirkuk), Silêmanî e Mexmûr. Mentre altre strade ormai sono state riaperte, la via d’accesso al campo Mexmûr continua a restare chiusa. Le forze di sicurezza attualmente permettono di lasciare il campo solo per casi di malattia particolarmente urgenti.
Intanto le 16 giovani donne di Mexmûr, che erano state arrestate poco dopo l’attentato al collaboratore del consolato turco sono state rilasciate. Mentre undici di loro sono state rilasciate già nel giorno dell’arresto, le altre cinque sono state liberate ieri.
Dalle prime ore del mattino droni da ricognizione e bombardieri dell’esercito turco sorvolano il campo profughi in Kurdistan del sud. Con interruzioni, da ore si registrano attività aeree sul campo.
Mexmûr da ultimo è stato bombardato dall’aviazione turca il 18 luglio, due persone sono rimaste ferite. Nel campo che si trova sotto la protezione dell’ONU, vivono complessivamente 12.000 persone. Lo spazio aereo viene controllato dall’Iraq e dalla coalizione internazionale.
Fonte: ANF