Lo Stato turco ha di nuovo bombardato zone di insediamento civili in Kurdistan del sud. Due villaggi nei pressi della città di Amêdî sono state obiettivo dell’aviazione turca. Dopo l’attentato al responsabile del MIT per il Kurdistan del sud a Hewlêr, le forze di sicurezza del KDP da giorni tengono chiuse l’accesso a Mexmûr.
Gli immediati dintorni dei villaggi Bırîfka e Çeqela nei pressi di Amêdî (Amediye, governatorato di Dihok) ieri sono stati attaccati dal cielo dall’esercito turco. Con questo l’esercito turco continua i suoi attacchi a zone di insediamento civile nell’ambito della sua operazione di occupazione del Kurdistan del sud. Già il giorno precedente è stata bombardata la zona di Kortek nei pressi delle montagne di Qendîl da parte di aerei da combattimento turchi. In seguito ai bombardamenti si sono verificati incendi nella regione.
KDP blocca l’accesso a Mexmûr
Il 17 luglio Osman Köse, un agente del MIT e collaboratore del consolato turco a Hewlêr è stato ucciso da ignoti insieme ad altre due persone in un ristorante di lusso. Fino ad ora non ci sono rivendicazioni. Come reazione diretta le forze di sicurezza del partito di governo del Kurdistan del sud, KDP, hanno chiuso tutte le vie d’uscita da Hewlêr. Più tardi le strade sono state riaperte, ma la strada per il campo profughi autogestito Mexmûr continua a restare chiusa. In questo i e le circa 12.000 abitanti del campo da sette giorni solo isolati dal mondo esterno. Anche malati e casi di emergenza sono colpiti dal blocco.
Inoltre l’aviazione turca poco dopo l’attentato a Hewlêr aveva bombardato i dintorni del campo profughi, due abitanti sono stati feriti nell‘attacco.
Fonte: ANF