L’Iniziativa dei Giornalisti Liberi(OGI) ha fatto notare che ci sono 152 giornalisti nelle carceri in Turchia e ha detto: “I giornalisti lavorano sotto coercizione da parte del governo.” OGI ha chiesto che i casi contro giornalisti siano abbandonati. L’Iniziativa dei Giornalisti Liberi(OGI) ha rilasciato una dichiarazione scritta il 24 luglio per la giornata per la libertà di stampa.
La dichiarazione afferma che il numero di giornalisti arrestati, sotto processo o detenuti, dimostrano che i media in Turchia non sono liberi e che la censura continua.
CARCERE, PRESSIONI, ESILIO
La dichiarazione afferma che 152 si trovano nelle carceri turche e prosegue:
“Dall’inizio del 2019, 36 giornalisti sono messi i carcere, 13 arrestati, 30 indagati e 8 denunciati. 314 giornalisti hanno affrontato processi e 42 sono stati condannati. 2 giornalisti sono stati deportati. La Turchia per la libertà di stampa è al 157° posto su 180 Paesi. Migliaia di giornalisti hanno perso il loro lavoro dopo la dichiarazione dello stato di emergenza. Centinaia hanno perso i loro tesserini. Dozzine sono stati costretti a lasciare il Paese per via della pressione e delle condanne a pene detentive. Il 95% dei media è controllato dal governo. Questi dati mostrano che la stampa non è libera. I giornalisti lavorano sotto coercizione da parte del governo.”
APPELLO A CHIUDERE I CASI
Ll’OGI ha detto che i giornalisti liberi continuano il loro lavoro con la responsabilità di informare il pubblico al meglio delle loro capacità e ha chiesto la libertà dei giornalisti e che i casi contro giornalisti vengano chiusi.
Fonte: ANF