Le e gli attivist* scudi umani dicono che no accettano le minacce dello Stato turco invasore contro la Siria del nord e dell’est e che resisteranno fino alla fine.L’azione di scudi umani lanciata nella provincia Serekaniye nel cantone di Heseke contro le minacce di invasione continuano. Attivist* hanno parlato con ANHA della loro insistenza sulla resistenza e della protesta contro lo Stato turco invasore.
LA PROTESTA ERA UN DOVERE
L’attivista Recaa Newaf ha detto che considera l’azione un dovere a seguito delle minacce turche: “Come donna, ho considerato mio dovere partecipare a questa azione per respingere gli invasori dalla nostre terre e difendere i valori che i nostri martiri hanno creato con il loro sacrificio. Abbiamo seguito il percorso dei martiri fin dall’inizio della rivoluzione e continueremo a farlo.”
Recaa ha continuato: “Se siamo uniti, la Turchia non può invadere le nostre terre. Oggi quello che ci viene chiesto è di difendere le terre sacre imbevute del sangue di migliaia di martiri.”
NOI PRENDIAMO POSIZIONE CONTRO IL GENOCIDIO
Hemid Shexmus ha condannato le minacce e ha detto: “Lo Stato turco ha ucciso migliaia di curdi, siriaci e turkmeni nel corso della storia. Oggi, partecipando all’azione degli scudi umani, noi prendiamo posizione contro gli attacchi per attuare un genocidio contro i popoli della Siria del nord e dell’est.”
SCONFITTA DI ISIS COLPO DURO PER ERDOGAN
Abduleziz Yusif El Alewi ha detto che respingono le minacce di invasione della Turchia: “Noi siamo qui per rispondere a Erdogan e alle sue minacce. Noi siamo la gente della Siria del nord e dell’est, nessuno può distruggerci.”
El Alewi ha dtto: “Noi siamo qui come scudi umani contro i carri armati e i mortai di Erdogan. È stato Erdogan a distruggere la Siria. Lui ha inviato gruppi come ISIS per portare il Paese alla rovina e li ha sostenuti. Le FDS hanno risposto a questi attacchi e hanno messo fine a ISIS e questo è stato un duro colpo per lui. Ora con il suo esercito vuole invadere queste terre. Ma questi attacchi risulteranno in una sconfitta.”
Fonte: ANF