Ai famigliari dei prigionieri a Imrali è stato imposto un divieto di visita di tre mesi. Al team di legali di Abdullah Öcalan è stato negato il diritto a fare ricorso contro questa decisione.
Il rappresentante curdo Abdullah Öcalan e gli altri tre prigionieri a Imrali, Ömer Hayri Konar, Veysi Aktaş e Hamili Yıldırım, per tre mesi non possono ricevere visite dei loro famigliari. Questa decisione è stata presa dalla corte penale di Bursa. Il team di legali ha saputo della sanzione solo dopo aver ricevuto la motivazione il rifiuto di una richiesta di visita dei famigliari del 16 agosto.
Una richiesta di ispezione degli atti da parte dello Studio Legale Asrin che rappresenta Abdullah Öcalan e gli altri prigionieri a Imrali è stata rifiutata così come il ricorso. La corte penale ha dichiarato solo che la sanzione è stata comminata il 9 agosto e che è incontestabile.
Per Ömer Hayri Konar, Veysi Aktaş e Hamili Yıldırım è stata presentata querela alla Corte Costituzionale turca. Come ha dichiarato l’avvocata Raziye Turgut a MA, oltre al diritto di ricevere visite, vengono negati anche altri diritti dei prigionieri, come per esempio il diritto di telefonare.
Rispetto alla querela Turgut ha dichiarato: „Ci è stata negata l’ispezione degli atti. Sappiamo solo che è previsto un divieto di visita di tre mesi. Anche se non ne conosciamo la motivazione, abbiamo presentato querela contro la decisione. Poi ci è stato comunicato che nel caso di Öcalan il termine per il ricorso era scaduto. Per questo non possiamo portare il suo caso davanti alla Corte Costituzionale. Per gli altri tre prigionieri però percorreremo questa strada.“
Fonte: ANF