A Ankara, evidentemente su spinta del Presidente turco Erdoğan, è stata disposta la continuazione della carcerazione per i due ex co-Presidenti HDP Selahattin Demirtaş e Figen Yüksekdağ.
La ex co-Presidente del Partito Democratico dei Popoli (HDP), Figen Yüksekdağ, si trova in carcere dal suo arresto il 4 novembre 2016. Anche il suo collega di incarico, Selahattin Demirtaş, si trova in carcere dal novembre 2016. Ora un tribunale a Ankara ha di nuovo disposto la loro carcerazione. Esternazioni del capo del regime Erdoğan indicano che questa decisione è stata presa su suo ordine. Il dittatore ieri aveva dichiarato: „Non possiamo liberarli. Hanno infiltrato il Parlamento. La nostra nazione non dimentica coloro che hanno chiamato la gente a scendere in strada e poi a Diyarbakır hanno assassinato 53 dei nostri figli. Li perseguiremo fino all’ultimo e non desisteremo mai.“ Con questo Erdoğan si riferisce alle furiose proteste contro l’attacco di Stato Islamico (IS) a Kobanê, nel quale la Turchia aveva massicciamente dato sostegno. Nelle proteste dozzine di attivist* furono assassinat* dalle forze di sicurezza turche.
Yüksekdağ ha risposto ironicamente alla decisione del tribunale via Twitter: „Sono molto agitata, per la prima volta nella mia vita sono stata arrestata due volte nello stesso procedimento. In questo Paese le prime sono il nostro destino. A questa ingiustizia si può rispondere solo con l’umorismo nero. Ma la risata ti si soffoca in gola. Per impedire la liberazione di Selahattin Demirtaş lo Stato si è privato della dignità politica davanti agli occhi del mondo. Perfino la possibilità della mia liberazione non possono sopportarla. Così come hanno emanato contro di noi a grandissima velocità un nuovo mandato di cattura, così nel procedimento principale cercando di far arrivare al più presto una decisione. Innumerevoli decisioni nei nostri procedimenti sono arrivate dall’alto. Io sono convinta che le donne e i popoli della Turchia daranno una risposta morale e politica a questo numero infinito di disposizioni contro la libertà, la democrazia e il diritto che vengono dal Palazzo. Saluto tutt* i e le politic* e mando loro il mio affetto. Non ci siamo lasciati intimidire e non ci siamo piegati, così abbiamo vinto sempre. Restate eretti, non chinate la vostra testa. Siate certi, loro perderanno. Coloro che difendono la dignità umana e la libertà contro l’oppressione vinceranno.“
Fonte: ANF