Dopo la fine del dominio territoriale di IS il 23 marzo nel nordest della Siria, la milizia terroristica ha iniziato a armarsi di nuovo e a commettere massacri con metodi nuovi.„Stato Islamico“ (IS) noto come la più crudele delle milizie terroristiche non è ancora sconfitto in modo definitivo ma si riorganizza e continua i suoi attacchi assassini.
Nella prima fase IS attaccava le zone che voleva occupare con sciami di veicoli carichi di esplosivo. Dopo Mosul, IS il 3 agosto 2014 attaccò Şengal e il 15 settembre Kobanê. La crudeltà di questi attacchi e gli annessi genocidi sono noti a livello mondiale. Con i carri armati e armi pesanti di cui si era impadronito a Mosul, IS in quel periodo iniziò a procedere sempre più nella forma di un esercito regolare.
Con le battaglie strada per strada cambiò la strategia
IS ha continuamente adattato le sue strategie di guerra alle occasioni. In particolare dopo la liberazione di Minbic (Manbij) da parte delle Forze Democratiche Siriane (FDS) e l’inizio dell’offensiva contro la „capitale“ del „califfato“ di IS nell’anno 2017, a seguito di grandi perdite fu costretto a modificare il suo modo di operare. Nelle battaglie per Raqqa si è potuto osservare l’uso di tecniche nuove che si distinguevano in modo netto dalle esperienze a Minbic end Kobanê. IS non attaccava più frontalmente in grandi gruppi con armi pesanti, ma usava piccoli gruppi con attentati suicidi e autobombe. La milizia inoltre modificò la sua strategia a Minbic e, dopo il rapido ritiro, iniziò a diffondere il terrore con gruppi composti di cinque – sette persone nelle zone sgomberate.
Civili come scudi umani
IS si trovò sempre più sotto pressione e iniziò a usare civili come scudi umani. Le FDS formarono squadre di salvataggio per questi civili evacuandoli attraverso corridoi sicuri prima di proseguire le sue offensive contro gli jihadisti.
Nuove offensive contro strutture in forma di cellula
Le FDS il 23 marzo hanno sconfitto IS militarmente. Molti analisti hanno dichiarato che la milizia terroristica era storia. Gli USA hanno perfino annunciato un ritiro delle truppe. Le FDS però hanno sempre insistito sul fatto che IS non era arrivato del tutto alle fine e che continuava a rappresentare un grande pericolo. Hanno iniziato operazioni contro strutture clandestine di IS in forma di cellula. Attraverso le operazioni sostenute dalle forze della sicurezza interna, con lo smantellamento di cellule di IS sono stati impediti una serie di massacri in particolare a Deir ez-Zor, Raqqa e Tabqa.
IS si risveglia a nuova vita
Con le minacce dello Stato turco contro la Siria del nord e dell’est, anche IS ha iniziato a incrementare le sue attività nella regione. L’aggressione turca sembra essere stata per IS un segnale per colpire con nuove strategie. Le cellule jihadiste hanno eseguito una serie di attacchi con macchine e motociclette cariche di esplosivi e con mine a Minbic, Raqqa, Deir ez-Zor, Qamişlo, Tibespiyê e Hesekê. Il 9 aprile in un simile attacco a Raqqa sono state uccise nove persone. Il 19 maggio IS ha di nuovo eseguito tre attacchi dinamitardi a Raqqa. A Hesekê la milizia terroristica ha attaccato con tre motociclette cariche di esplosivo.
Sbaragliate cellule di IS con le mani insanguinate
Uno dei capi della cellula di IS ormai distruttra, era Zekeriya Riyad al-Darai. Si era unito a IS nel 2015. Lì conobbe uno jihadista di nome Abu Omar di Tilis. Secondo le dichiarazioni di Al-Darais Angaben, Abu-Omar era responsabile per le strutture di cellula di IS in Siria del nord e dell’est. La cellula di Al-Darais comprendeva quattro jihadisti. Uno di loro era Ahd Ahmad Hedjazi, nato nel 2001, di Hama. Si era unito a IS nel 2017 e dopo la conclusione dell’addestramento aveva partecipato a molti attacchi. Dopo la sconfitta di IS venne assegnato da Abu Omar alla cellula di al-Darai. Era responsabile per gli attentati e ha partecipato a attacchi dinamitardi a Raqqa e Tabqa.
Della cellula faceva parte anche Ayman Abdulhamid Akush, nato nel 1995 a Raqqa, che ha eseguito diversi attacchi dinamitardi nella regione. A loro si aggiunse anche Mohamed Bassam al-Assad di Dara. Aveva combattuto a lungo con IS e aveva già preso parte a molti massacri.
Nuove tattiche per assassinare civili
Secondo dichiarazioni dei membri della cellula, il gruppo è stato addestrato in modo „professionale“. Hanno riferito che in ogni attacco si cercava di aumentare il numero di vittime civili. Così ad esempio prima venivano usate bombe a bassa intensità per spingere le persone in una determinata direzione, per poi far esplodere lì cariche grandi. Le dichiarazioni degli jihadisti di IS catturati confermano rapporti sulla riorganizzazione di IS. Secondo quanto riferito dal New York Times, IS al momento dispone ancora di oltre 18.000 terroristi attivi.
Fonte: ANF