Interviste

Mustafa Bali: La Turchia bombarda senza riguardo per i civili

L’esercito turco bombarda la regione ininterrottamente senza distinzione tra civili e combattenti, dichiara il portavoce del FDS Mustafa Bali. Le truppe di terra finora sono state respinte.

Mustafa Bali, il portavoce delle Forze Democratiche della Siria (FDS), ha parlato con ANF della situazione nella zona di confine nel nord della Siria:

„Dal Tigri fino all’Eufrate, quindi da Dêrik fino a Kobanê, lungo tutta la linea di confine sono in corso movimenti militari. L’intera regione di confine viene attaccata, tutti i villaggi e le città. Gli attacchi avvengono ininterrottamente dal cielo con cacciabombardieri e da terra con armi pesanti. Non viene fatta distinzione tra civili e combattenti.

Respinte dozzine di avanzate via terra

Secondo Bali le FDS combattono finora sul fronte le FDS sono riuscite a respingere le avanzate di terra: „Le unità delle FDS sono attive combattono sul fronte più avanzato contro l’occupazione. Da ieri [mercoledì 10 NdT] hanno avuto luogo dozzine di tentativi di un’operazione di terra. In alcuni punti gli occupanti forse sono avanzati di qualche passo, ma ovunque sono in corso combattimenti. Lo Stato turco e i suoi jihadisti hanno dovuto incassare colpi pesanti. Al momento non ci sono cifre precise, ma secondo quanto riferito dalle nostre unità, l’esercito turco ha subito perdite pesanti sia di soldati sia di mezzi militari.“

Lo spazio aereo è ancora aperto

Lo spazio aereo sulla regione continua a essere aperto allo Stato turco e ci sono bombardamenti continui, dice il portavoce delle FDS: „L’aviazione turca bombarda tutte le località dove individua movimenti umani. Da ultimo è stato attaccato un convoglio civile diretto da Raqqa verso Girê Spî (Tall Abyad). Tre persone hanno perso la vita, altre sono rimaste ferite.“

Le montagne non sono più i nostri unici amici

Bali fa appello al popolo curdo e all’opinione pubblica internazionale: „Si tratta dell’ultimo tentativo dello Stato turco di commettere un genocidio nei confronti del popolo curdo. L’intero popolo curdo quindi deve mobilitarsi. Deve confidare in se stesso. Anche se lo Stato turco dispone degli armamenti più avanzati, il popolo curdo ha una salda volontà di libertà che non vuole perdere. Abbiamo molte amiche e molti amici in questo mondo. Politici influenti e interi Stati ci sostengono. A livello politico e diplomatico abbiamo avuto successi, è proprio questo che fa infuriare lo Stato turco. La Turchia vuole distruggere tutte le conquiste curde, ma i curdi non sono più nella posizione di avere come amici solo le montagne. Abbiamo amici in tutto il mondo, abbiamo contatti politici e diplomatici. Questo disturba la Turchia e quindi attacca. Per questa ragione il popolo curdo sarà attivo ovunque e opporrà resistenza. Insieme metteremo fine a questa occupazione.

All’opinione pubblica internazionale diciamo che la lotta contro l’occupazione è una lotta per la democrazia. Chi sta per la democrazia e la pace deve vedere la nostra lotta di cinque anni contro IS e il prezzo che abbiamo pagato e sostenerci su questa base.“

Prigionieri IS sono motivo di preoccupazione

Rispetto alla situazione dei prigionieri IS, Bali fa sapere: „I membri di IS nelle carceri e le loro famiglie nei campi sono motivo di preoccupazione. I consigli militari nelle zone dove si trovano i campi hanno rilasciato dichiarazioni e si sono spostati sul fronte. In particolare il consiglio militare di Hol, dove si trova il campo più grande, ha fatto sapere che sta ritirando le sue unità per mandarle nella zona di guerra. Questo naturalmente significa che possono esserci falle nella sicurezza. Esiste il rischio che IS attacchi là dove immagina successi. Ormai la situazione nei campi e nelle carceri è preoccupante. Il mondo deve saperlo.“

Fonte: ANF

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