“La lettera ricevuta dall’Ambasciatore turco nel marzo scorso, alla luce degli atti di guerra perpetrati dalla Turchia ai danni dei popoli del Kurdistan, rappresenta, ancor più oggi, una medaglia per la nostra città”.Con queste parole il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, rende noto il contenuto di una missiva ricevuta la scorsa primavera da parte dell’Ambasciatore in Italia della Repubblica di Turchia, S.E. Murat Salim Esenli.
Nella lettera si legge “[…] alcune iniziative a cui avete aperto la strada ostacolano seriamente un’eventuale collaborazione con il Comune di Palermo di cui Lei è il sindaco. Mi riferisco, come ricorderà, al conferimento della cittadinanza onoraria il 14 dicembre 2015 al Capo del PKK[…]”. Il richiamo chiaramente è al conferimento della cittadinanza onoraria di Palermo al leader curdo Abdullah Öcalan.
“Ieri – commenta il sindaco – nella nostra città si è tenuta una partecipata manifestazione di solidarietà nei confronti del popolo curdo, oggetto in queste ore di bombardamenti e inumani e inaccettabili atti di violenza”.
“Palermo – continua Orlando – si è schierata e sempre sarà contro ogni forma di sopraffazione e di guerra. Per questo motivo il 14 dicembre 2015 abbiamo conferito la cittadinanza onoraria di Palermo ad Abdullah Öcalan, detenuto da 17 anni in regime di isolamento e senza che si abbia contezza delle sue condizioni di salute. La nostra Città, peraltro, si riconosce nella risoluzione approvata dalla Camera dei Deputati il 16 novembre del 2000, in cui si invita il Governo turco a riconoscere il genocidio armeno”.
“Facciamo appello, infine, al Governo italiano – conclude il sindaco – affinché venga interrotta qualsiasi vendita di armamenti ad un governo che si è macchiato e continua a macchiarsi di crimini contro l’umanità”.
In allegato un estratto della lettera dell’Ambasciatore.
Antonella Di Maggio
Ufficio Stampa
Comune di Palermo
Lettera ambasciatore Turchia