MARDİN – La gente di Nusaybin che è stata bersaglio nella guerra contro la Siria del nord e dell’est reagisce al Presidente AKP Tayyip Erdoğan che ha ordinato la guerra.Nusaybin è stata un centro di violenti scontri dal 9 ottobre, giorno in cui è iniziata l’operazione militare contro la Siria del nord e dell’est. La maggior parte delle case lungo il confine sono state evacuate a causa degli scontri. La maggior parte delle famiglie che hanno lasciato le loro case, si sono recate presso parenti che vivono nel centro della città. Coloro che non hanno un altro posto dove andare, stanno vivendo nelle zone più sicure delle proprie case.
Nonostante tutto ciò che è successo, la maggior parte degli abitanti della città ha rifiutato di lasciare le proprie case. Cittadini preoccupati per gli esplosivi che colpiscono le loro case, o restano all’interno o aspettano la sera per uscire. I cittadini vogliono che la guerra finisca e accusano il Presidente AKP Recep Tayyip Erdoğan.
Hamide Yarul, una delle cittadine che sottolinea che non vogliono che nessuno muoia, ha detto: “Stanno morendo turchi e curdi. La maggior parte della gente è costretta a migrare per la seconda volta per via della guerra. Va ristabilita la pace il prima possibile.”
Sultan Göktürk, affermando che la gente della regione non deve essere sacrificata, ha detto: “Noi tutti vogliamo la pace. Che Dio non accetti questa crudeltà e tirannia. Mettete fine a questa guerra.”
‘COSA VUOLE ERDOGAN DA NOI?’
Keziban İnal che afferma che i suoi bambini non riescono a dormire per la paura e l’ansia, ha detto: “Se la guerra continuerà devono portarci via da qui. Noi vogliamo che questa guerra finisca. Non vogliamo che i nostri figli muoiano. “
Una cittadina che non vuole rivelare il suo nome ha detto: “Di cosa vogliamo parlare? Di quelli che hanno perso le loro mani, braccia, gambe? Di quelli che sono feriti? Siamo diventati robot per quello che abbiamo sofferto. Cosa abbiamo fatto a Erdoğan? Cosa vuole da noi? Erdoğan non è amico di nessuno. Come osa? Cosa abbiamo fatto per meritare di essere attaccati da carri armati e bombe?”
Hüsniye Karataş che è rimasta sola nel quartiere con i suoi 3 figli disabili e non ha un posto dove andare, ha detto: “Io ho 3 figli disabili, tutti legati al letto. Tutti i nostri feriti sono a casa. Che diritto hanno di sparare contro di noi. Noi vogliamo la pace. Siamo svegli giorno e notte. Dove andremo in questa condizione? “
Fonte: MA