Contro la guerra e gli interessi economici che la permettono.Dopo la criminale aggressione militare dell’esercito NATO turco nei confronti dei curdi che è costata centinaia di morti e centinaia di migliaia di profughi, ora la Russia di fatto accoglie le rivendicazioni turche consentendo all’esercito turco di assumere il controllo di una parte del territorio siriano.
Un territorio in cui i curdi da anni stavano portando avanti un progetto rivoluzionario di giustizia sociale, tolleranza religiosa ed in particolare di emancipazione delle donne, viene soffocato nel sangue, sull’altare degli interessi delle grandi potenze mondiali: dagli Stati Uniti alla Russia, dalla Turchia all’Unione Europea.
Prima usati a scopo propagandistico nella lotta contro lo Stato Islamico e poi buttati, i curdi delle YPG/YPJ hanno pagato con oltre 11.000 morti la loro lotta contro le milizie di Isis. Ieri come oggi si conferma che per i popoli oppressi non ci sono governi amici.
In questi anni, giorni, da Kobane ad oggi milioni di persone in tutto il mondo hanno sostenuto la lotta curda in Rojava. Anche a Bolzano siamo scesi in piazza decine di volte per difendere le nostre compagne e i nostri compagni, consapevoli che la loro lotta è la nostra lotta. E che una loro sconfitta è anche una nostra sconfitta.
Il meccanismo infernale che permette alla Turchia di compiere tali crimini è composto anche da parti italiane come la multinazionale Finmeccanica che vende elicotteri da guerra all’esercito turco.
Oppure la banca UNICREDIT, che detiene circa il 40% della Yepi Bank, la quarta principale banca della Turchia.
La guerra è anche qui. I responsabili delle guerre in Medio Oriente e delle politiche predatorie nei confronti dei proletari di mezzo mondo, siedono nei consigli di amministrazione delle banche armate e delle aziende che fanno profitti sulle guerre.
NON LASCIAMOLI LAVORARE IN PACE
Ricordiamo che venerdì 25 ottobre sarà una giornata di lotta in tutta Italia. Sarà sciopero generale per cui invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici a scioperare.