Solidali con i curdi, i siriani, gli yemeniti e tutti i popoli colpiti da guerre e trafficanti di morte-Azione Civile e il suo fondatore Antonio Ingroia sostengono la manifestazione del 1° novembre prossimo a Roma e la mobilitazione contro la nuova guerra di Erdogan ai curdi e in territorio siriano. L’azione militare di Erdogan colpisce i curdi, vittime di persecuzioni e massacri turchi da decenni, viola il diritto internazionale, allontana sempre più ogni possibilità di Pace in un’area geografica già insanguinata da una terribile guerra che massacra il popolo siriano e ne devasta lo Stato. E, come già la Turchia di Erdogan, in questi anni, sta favorendo la riorganizzazione e ripresa dei terroristi dello “Stato islamico”.
A partire dal vergognoso accordo tra Trump ed Erdogan si è avviata una vera e propria pulizia etnica contro i curdi ed è stato calpestato il diritto internazionale sul territorio siriano. Nel silenzio e nella complicità europee, Italia compresa, che alle dichiarazioni di facciata del primo momento, ipocritamente, non hanno fatto seguire alcun fatto concreto.
Non bastano le dichiarazioni di intenti e la promessa di impegni futuri di sospensione delle vendite di armi, Il governo, applicando la legge 185/90 ha tutti gli strumenti per farlo. Zingaretti e Renzi si ricordino di essere al governo e agiscano in tal senso. Basta invocazioni a manifestazioni che non verranno mai convocate, ma impegno per la manifestazione del 1° novembre e la realizzazione di quel che le associazioni e i movimenti pacifisti impegnati nella solidarietà internazionale chiedono con forza da tanti anni.
Europa ed Italia cessino immediatamente ogni collaborazione militare ed economica con la Turchia, così come anche con l’Arabia Saudita che è parte attiva nella guerra siriana e nei criminali bombardamenti in Yemen, come chiedono da oltre 10 anni Rete Disarmo (anche con l’Arabia) e altre associazioni pacifiste. Così come ogni collaborazione con l’esercito turco: l’Italia partecipa in sede Nato ad una missione militare sul confine turco e soldati turchi vengono addestrati in Italia e, come ha denunciato il giornalista pacifista Antonio Mazzeo, università italiane hanno progetti di collaborazione con i militari di Erdogan.
Azione Civile ed il suo fondatore e presidente Antonio Ingroia