Passo per passo in Turchia vengono destituiti sindaci dell’HDP eletti e nei municipi curdi nominati amministratori forzati. Ora è in discussione un ritiro dal Parlamento. Il partito mercoledì prenderà una posizione in merito.
Il vice capogruppo del Partito Democratico dei Popoli (HDP), Saruhan Oluç, in una conferenza stampa nel Parlamento turco si è pronunciato sulle amministrazioni forzate nei municipi curdi.
Il governo AKP dal 19 agosto ha nominato commissari per l’amministrazione forzata in 24 dei municipi in precedenza guidati dall’HDP. Secondo Oluç 36 delle co-sindache e co-sindaci dell’HDP eletti a marzo sono stati arrestati, contro 14 di loro è stato emesso un ordine di detenzione. L’HDP il 31 marzo di quest’anno ha visto con ampia maggioranza le elezioni in 65 comuni. In sei comuni i sindaci eletti non hanno potuto nemmeno assumere l’incarico perché la commissione elettorale ha loro negato il riconoscimento. Al loro posto, nonostante la sconfitta elettorale, sono diventati sindaci candidati dell’AKP. I commissari nominati dal Ministero degli Interni sono governatori nominati e presidenti di province e distretti.
Saruhan Oluç ha definito la nomina di amministratori forzati un processo pianificato che viene attuato passo per passo. Si tratterebbe della graduale costruzione di un regime nel quale chi detiene un mandato non viene più eletto, ma nominato. „Per questa ragione non si tratta solo di un problema dell’HDP e del suo elettorato. La volontà della popolazione viene ignorata e repressa. Il diritto di voto attivo e passivo viene abolito. Con questo vengono violati la Costituzione trattati internazionali riconosciuti dalla Turchia.“
Alla domanda del giornalista se l’HDP si ritirerà dal Parlamento, Oluç ha risposto: „Mercoledì abbiamo una riunione su questo tema a Ankara, alla quale prenderanno parte tutte le elette e tutti gli eletti, quindi oltre a deputate e deputati, anche sindache e sindaci, consiglier* comunali e e componenti del consiglio del partito. In questa riunione si parlerà degli eventi dalle elezioni comunali del 31 marzo in poi. Successivamente pubblicheremo una dichiarazione nella quale prederemo posizione su questo tema. Continueremo la nostra lotta democratica contro il regime delle amministrazioni forzate a tutti i livelli.“
Fonte: ANF