La Turchia è stata condannata per sequestro di documenti e violazioni della sfera privata di avvocat* del rappresentante curdo Abdullah Öcalan.
La Turchia è stata condannata dalla Corte Europea per i Diritti Umani di tre avvocat* del rappresentante curdo e politico della pace Abdullah Öcalan per il sequestro di documenti. La corte di Strasburgo martedì ha dichiarato che il sequestro di dati elettronici e il rifiuto di restituirli o distruggerli, „in una società democratica non era necessario“.
Il tribunale ha ritenuto la Turchia colpevole di violazione dell’articolo 8 della convenzione europea sui diritti umani che riguarda il diritto al rispetto della vita privata e famigliare. Lo Stato turco ora deve pagare ai tre querelanti un risarcimento di 3.500. Gli avvocat* si erano rivolt* al tribunale di Strasburgo nel 2012 dopo che la procura di Istanbul aveva sequestrato i loro dati elettronici. Gli inquirenti secondo la corte di Strasburgo in questo volevano scoprire presunte vie di comunicazione segrete del precursore curdo.
Fonte: ANF