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Dal Rojava a Torino, una Storia da raccontare.

Su Eddi, Jacopo e Paolo continua a pesare la minaccia delle misure della “sorveglianza speciale”. Mantenere alta l’attenzione su questa vicenda significa anche mantenere l’attenzione sulla guerra in corso in Rojava e contrastare la criminalizzazione delle lotte sociali.

Manifestare solidarietà con Eddi, Jacopo e Paolo significa manifestare solidarietà con le popolazioni che resistono contro l’invasione della Turchia e delle sue truppe ausiliarie islamiste,  onorare la memoria di chi è caduto per difendere la rivoluzione del Rojava, sostenere il progetto rivoluzionario fondato sulla democrazia dal basso, l’ecologia e la parità tra i generi e continuare a lottare per un mondo diverso.

Oltre alla partecipazione alle tante iniziative e manifestazioni anche in questo periodo festivo, invitiamo a seguire il progetto del documentario “Soggetti Pericolosi” realizzato da una crew che da mesi sta filmando e seguendo la vicenda del processo di Torino.

La Redazione di Rete Kurdistan Italia

 

Dalla pagina Facebook “Soggetti Pericolosi”

A poco meno di due mesi dall’inizio dell’#attacco_turco #jihadista ai territori della #Siria_del_Nord, l’#Europa continua a non prendere una posizione decisiva contro il regime fascista di #Erdogan e a non schierarsi in maniera netta e concreta contro il massacro di civili taciuto dalla maggior parte dei media.

Continua dunque la fornitura di armi alla #Turchia e con essa il non riconoscimento delle evidenti e gravi violazioni dei #dirittiumani in corso.

Le popolazioni della Siria del Nord sono ora costrette ad abbandonare le loro terre mentre l’Occidente si fa complice dei piani di sostituzione etnica che la Turchia sta perpetrando, lasciando un vuoto utile soltanto al riemergere di gruppi armati di terroristi islamici.

Contemporaneamente, in Italia, viene perseguito chi, a vario titolo, ha contribuito a difendere la #Rivoluzione del Rojava.

La #Procura di #Torino continua a sostenere la “#pericolosità_sociale” di Eddie, Jacopo e Paolo, manifestando palese l’esigenza di #censura di ogni atteggiamento critico e di #dissenso nei confronti delle violente strutture di una classe dominante che intende cristallizzare i suoi privilegi e che intende punire, silenziare, scoraggiare.

Vogliono farci credere che la #solidarietà sia pericolosa, che sognare sia un crimine, vogliono tacere ogni speranza.

Ma noi lo sappiamo, un altro mondo è possibile.

DIFENDIAMOLO!

Estratto dal video:

 

 

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