Ovunque nel mondo le donne con la preformance del gruppo cileno Las Tesis denunciano la violenza contro le donne. In Turchia questo è motivo per interventi della polizia. A Ankara ieri sono state arrestate cinque studentesse. Nel campus Cecebi dell’università di Ankara sono state arrestate cinque studentesse. Avevano eseguito la performance del gruppo cileno Las Tesis „Un violador en tu camino“ nella versione turca e così protestato contro la violenza patriarcale. Sono stati arrestati anche diversi uomini.
Le donne hanno reagito all’aggressione della polizia gridando con i megafoni „Noi non stiamo zitte, noi non abbiamo paura, noi non ubbidiamo“ e „Non fermate le donne, fermate i responsabili!“. Anche nel furgone della polizia hanno continuato con gli slogan.
La performance eseguita la prima volta il 25 novembre in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne dal gruppo „Las Tesis“ in Cile viene adottata da dai movimenti delle donne in tutto il mondo. In Turchia per questo sono già state arrestate dozzine di donne. Nel testo vengono accusate le strutture che tollerano, rendono possibili o sono esse stesse responsabili della violenza contro le donne: la colpa non è delle vittime di esseri trovate “nel posto sbagliato” o di aver “indossato qualcosa di sbagliato”, ma della polizia, dei giudici, dello Stato, del Presidente. Si afferma tra l’altro: „Lo stupratore eri tu! Lo stupratore sei tu!“
In Turchia ogni giorno donne vengono assassinate da uomini. Il movimento delle donne del Paese è molto attivo e protesta costantemente con azioni efficaci contro i femminicidi e viene percepito come pericolo dal regime di Erdoğan. Per protesta contro le violenze della polizia in Turchia nelle ultime settimane donne di diversi Paesi hanno eseguito la performance davanti ai consolati turchi.
Fonte: ANF