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La KCK chiede un completo chiarimento degli assassinii di Parigi

Sette anni fa Sakine Cansız, Fidan Doğan e Leyla Şaylemez a Parigi sono state assassinate dai servizi segreti turchi. La Die KCK chiede un completo chiarimento, altrimenti l’attentato entrerà nella storia della Francia come secondo Affaire-Dreyfus.

Sette anni fa le rivoluzionarie curde Sakine Cansız, Fidan Doğan e Leyla Şaylemez a Parigi sono state assassinate dai servizi segreti turchi. Fino a oggi, nessuno è stato citato in giudizio per il crimine.

Il Consiglio Esecutivo dell’Unione delle Comunità del Kurdistan KCK (Koma Civakên Kurdistanê) in una presa di posizione fa notare una particolare responsabilità della Francia nella soluzione degli assassinii di Parigi del 9 gennaio 2019. Se il Paese non dovesse provvedere a un completo chiarimento e alla citazione in giudizio di tutti coloro che hanno partecipato e di quale sia stato il ruolo delle istituzioni turche, gli assassini entreranno nella storia della Francia come un secondo Affaire-Dreyfus.

L’assassinio delle tre donne rivoluzionarie del Kurdistan fu commesso nel centro di Parigi nei pressi della stazione ferroviaria Gare du Nord in Rue La Fayette Nr. 157 dall’attentatore del MIT Ömer Güney. I cadaveri delle donne per più di mezza giornata rimasero nel loro sangue nel centro d’informazione del Kurdistan. Dopo che per ore mancavano segni di vita delle donne e la preoccupazione cresceva, tre persone nel mezzo della notte aprirono la porta del centro. Quando videro il terribile scenario all’interno, era a già l’1 di notte. Ormai era già il 10 gennaio. I cadaveri delle tre donne erano a terra, uccisi con colpi alla testa.

„Se la Francia non tollera un triplice assassinio deve fare chiarezza sui fatti e chiedere conto alle forze dietro all’attentatore. In caso contrario non avrebbe senso parlare del fatto che in Francia ci sia una giustizia. Se le autorità giudiziarie francesi non mettono sotto accusa i mandanti di questo massacro, sono loro che hanno la responsabilità per gli assassinii.” La KCK invita intellettuali, democratic*, donne e „persone che hanno una coscienza” a impegnarsi per un’azione penale nei confronti dei responsabili.

Nell’agosto 2017 in Kurdistan del sud, due agenti di alto rango dei servizi segreti turchi MIT sono stati stati arrestati nell’ambito di un’operazione speciale delle Forze di Difesa del Popolo. Si tratta dei due capo-dipartimento del MIT Erhan Pekçetin e Aydın Günel, che da ultimo avevano posizioni dirigenti nei reparti per le attività separatiste e per le risorse umane e che al momento dell’arresto da parte della guerriglia, preparavano un attentato contro la direzione del PKK. Nelle loro dichiarazioni hanno confermato che gli assassinii di Parigi sono stati pianificati e eseguiti dai servizi segreti turchi MIT.

„La morte di Sakine Cansız, Fidan Doğan e Leyla Şaylemez ha portato al culmine la nostra rabbia rivoluzionaria. Noi abbiamo promesso di vendicare il triplice assassinio e siamo stati di parola. Con l’azione di vendetta in memoria di Sakine Sara Cansız siamo riusciti a attuare una delle più grandi operazioni rivoluzionarie. Una delle ragioni e dei doveri per cui i PKK è entrato sulla scena della storia era quello di infliggere ai delinquenti la pena che meritano. D’ora in avanti nessun tradimento o crimine resterà più impunito.“

Manifestazione di commemorazione

L’11 gennaio, in occasione del settimo anniversario della morte di Sakine Cansız, Fidan Doğan e Leyla Şaylemez, a Parigi avrà luogo una manifestazione di commemorazione. Il movimento curdo invita alla partecipazione per chiedere la punizione degli assassini.

Fonte: ANF

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