Due anni fa è iniziata l’invasione turca a Efrîn. Il PYD in occasione dell’anniversario dichiara che la liberazione di Efrîn segnerà l’inizio del crollo dell’impero neo-ottomano.Il 20 gennaio 2018 è iniziata l’invasione dello Stato turco a Efrîn, nel marzo l’intera regione era occupata. Il PYD (Partito dell’Unità Democratica) in occasione dell’anniversario dichiara che Efrîn è stata conquistata con le armi della NATO e che è stata opposta una resistenza senza paragoni contro la distruzione turca: „Il nemico ha violato leggi che vietano gli attacchi contro la popolazione civile. Migliaia di persone sono state uccise o ferite. Oltre 300.000 persone a causa dell’occupazione hanno dovuto lasciare la loro terra natia.“
Durante e dopo l’occupazione lo Stato turco ha commesso crimini contro l’umanità, così il PYD: „Nelle abitazioni delle famiglie sono state alloggiate famiglie di jihadisti. Sono stati saccheggiati beni culturali, abbattuti alberi e le case date alle fiamme. Queste violazioni dei diritti continuano senza sosta. Perché i crimini dello Stato turco non diventino pubblici, a giornalisti e organizzazioni per i diritti umani è vietato l’accesso alla regione. Le persone scacciate da Efrîn vengono attaccate a Şehba. Il crudele attacco contro bambini a Tel Rifat è la prova più grande dei crimini turchi.“
La popolazione di Efrîn nonostante questo continua a resistere e aspetta il giorno in cui potrà tornare nella sua terra natia, si afferma inoltre nella dichiarazione del PYD: „Efrîn è stata il primo passo per l’intenzione dello Stato turco di occupare tutta la Siria del nord. Con l’operazione della Turchia iniziata il 9 ottobre 2019, sono state occupate Serêkaniyê e Girê Spî. Tutte le organizzazioni del Kurdistan devono unire le loro forze contro questa politica. Il nostro partito si considera responsabile di guidare la lotta per la liberazione dall’occupazione. La librazione di Efrîn sarà l’inizio del crollo dell’impero neo-ottomano.“
Fonte: ANF