Quattro anni fa durante il coprifuoco città curde sono state distrutte dalle forze di sicurezza turche. La federazione provinciale dell’HDP di Cizîr oggi ricorda le cadute e i caduti della resistenza per l’autogoverno.
Tra gli anni 2015 e 2016 nella città di Cizîr (Cizre) del Kurdistan del nord è stato in vigore un coprifuoco della durata di 79 giorni. Durante questo periodo centinaia di abitanti della città sono stati uccisi dalla polizia e dall’esercito. Il 7 febbraio 2016 segna uno degli episodi più crudeli di questi attacchi. Froze di sicurezza turche versarono benzina un una cantina nella quale erano rinchiuse dozzine di persone e le bruciarono vive. Rappresentanti dell‘HDP, del Movimento delle Donne TJA e molte altre persone per questo oggi si sono riunite a Cizîr per commemorare le persone uccise. Il co-sindaco Üzeyir Kılınç ha letto una dichiarazione.
„Assassinate quasi 300 persone“
Üzeyir ha ricordato le persone assassinate nelle „cantine della morte“ di Cizîr e le circa 300 uccise dallo Stato turco durante il coprifuoco. Ha detto: „Con l’impiego di armi pesanti nei quartieri Yafes, Sûr, Cûdî e Nûr sono state distrutte quasi 3.000 case. L’UNHCR descrisse la situazione come ‚scenario da fine del mondo‘. Durante i coprifuoco fu leso il diritto alla vita, ebbero luogo le più gravi violazioni dei diritti umani. Questo coprifuoco non era solo un divieto di uscire in strada. Si è trattato di fatto di un divieto di vivere.
„L‘AKP ne è responsabile e noi gli daremo tregua“
Come nei massacri di Roboskî e Ankara, il governo AKP cerca di far sparire anche la pratica del massacro di Cizîr. Nei processi rispetto alle persone uccise e nelle indagini in questo contesto, non c’è stato il minimo progresso. Al contrario, la maggioranza dei procedimenti sono già stati chiusi. Ci troviamo di fronte alla stessa situazione come per i 17.000 assassinii di ‚autori ignoti‘ negli anni ‘90. I responsabili vengono sempre protetti dal governo e i procedimenti rappresentano un esempio di impunità. Il governo AKP è responsabile di questi orrori. Non daremo all‘AKP fino a quando i responsabili non saranno stati individuati e puniti. I responsabili dai livelli più bassi fino in alto andranno in tribunale.“
Fonte: ANF