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La maledizione del carbone. Proiezione e dibattito col regista-Roma

Mentre gli effetti della crisi climatica in corso si fanno sempre più evidenti in tutto il mondo, il regime di Erdoğan vuole condannare la Turchia a rimanere vincolata al carbone per i prossimi decenni, ed una multinazionale italiana lo sta aiutando.

Unicredit è una delle principali banche in Turchia ed ha finanziato l’industria del carbone turca con circa 1 miliardo di euro dal 2014 ad oggi. Buona parte di questi soldi sono finiti nelle società che controllano le centrali a carbone nella regione di Mugla, nel cuore dell’Anatolia.

Qui da anni le comunità si battono per la chiusura delle centrali e delle miniere che stanno distruggendo il territorio e la salute delle persone, sebbene con la paura che da un momento all’altro possa arrivare l’esercito. Dai pochi studi effettuati, si stima che a Mugla il carbone abbia causato oltre 40,000 morti premature dal 1980 ad oggi.

Nel suo documentario, il regista Imre Azem mostra gli impatti devastanti di questi impianti sul territorio e raccoglie le testimonianze delle comunità locali costrette a pagare il prezzo della politica energetica di Erdoğan.

Interverranno:

Imre Azem (regista)

Dino Buonaiuto (giornalista e autore di “Un paese in cenere”)

Alessandro Runci (Re:Common)

ReteKurdistan

Giovedì 13 Febbraio 2020 ore 19:30- Viale della Primavera 319/b Roma

 

 

 

 

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