Un tribunale turco a Istanbul ha assolto l’attivista per i diritti civili e mecenate Osman Kavala e altri 15 imputati nel processo Gezi da tutte le accuse. I giudici di Silivri inoltre hanno disposto la liberazione di Kavala dal carcere.
Nel processo Gezi un tribunale turco ha assolto l’attivista per i diritti civili e mecenate Osman Kavala e altri 15 co-imputati da tutte le accuse. I giudici della 30° corte nel complesso carcerari odi Silivri hanno anche disposto il rilascio di Kavala dal carcere. Secondo loro non sono presenti „sufficienti prove“ della colpevolezza degli imputati.
Osman Kavala era stato arrestato nell‘ottobre 2017. Le accuse contro di lui a lungo non sono diventate note, dato che il procedimento inizialmente era segretato. Solo dopo oltre un anno la procura ha presentato un atto di imputazione comprendente 657 pagine. Il 62enne fondatore della fondazione culturale Anadolu Kültür e gli altri imputati, sono stati accusati tra l’altro di un tentativo di rovesciamento nel contesto delle proteste di Gezi critiche nei confronti del governo. La Corte Europea per i Diritti Umani (CEDU) già nel dicembre 2019 aveva chiesto la liberazione di Kavala. La Turchia però finora non aveva applicato la sentenza. Da ultimi i giudici nel carcere di massima sicurezza di Silivri lo avevano motivato con il fatto che sussistevano impellenti sospetti di reati e pericolo di fuga.
Nella sua arringa finale il procuratore capo di Istanbul aveva chiesto l’ergastolo in condizioni aggravate per, l’architetta Mücella Yapıcı e l’attivista Yiğit Aksakoğlu. Per gli imputati Çiğdem Mater Utku, Ali Hakan Altınay, Mine Özerden, Şerafettin Can Atalay, Tayfun Kahraman e Yiğit Ali Ekmekçi erano state chieste tra i 15 e i 20 anni. Il processo contro i restanti sette imputati che si trovano all’estero, tra cui gli attori Ayşe Pınar Alabora e Memet Ali Alabora, doveva essere stralciato.
Kavala: „Una creatura della fantasia basata sulla speculazione“
Già all’inizio del processo il 24 giugno, l’imprenditore aveva dichiarato che le accuse erano prive di qualsiasi fondamento e logica e che l’atto di accusa si basava su supposizioni senza prove. „Con i fatti distorti è stata delineata una creatura della fantasia basata sulla speculazione“, ha dichiarato Kavala in tribunale.
Proteste di Gezi
Le proteste di Gezi iniziarono nel maggio 2013 contro un progetto edilizio previsto nell’ara del parco Gezi che confina direttamente con la piazza Taksim. Le proteste locali rapidamente si estesero a un movimento di resistenza nazionale contro la politica autoritaria dell’allora Presidente del Consiglio dei Ministri e attuale Presidente dello Stato Recep Tayyip Erdoğan, dopo che la polizia era intervenuta con duretta contro l’iniziativa civica e attivisti ambientalisti solidali. Alla fine movimento fu represso nel sangue – morirono undici persone, altre migliaia rimasero ferite.
Chi è Osman Kavala?
Osman Kavala è il fondatore della fondazione culturale Anadolu Kültür, con la quale vengono promossi in particolare progetti di minoranze etniche e religiose, spesso con orientamento internazionale. Dei suoi interessi tra l’altro fanno parte la riconciliazione tra la popolazione turca e quella armena e una soluzione pacifica della questione curda. La fondazione lavora con diverse strutture europee. Kavala inoltre è noto come sponsor di Amnesty International.
Poco dopo l’arresto di Kavala, il Presidente Erdoğan lo ha chiamato sprezzantemente il „Soros turco“ con riferimento al mecenate statunitense George Soros. In un discorso ha accusato Kavala di un tentativo di „divisone della nazione“. Dietro di lui ci sarebbe „il famoso ebreo ungherese Soros. Quello è l’uomo che manda gente in giro per il mondo per dividere le nazioni“, ha detto Erdoğan. Soros in seguito a questo ha messo fine al lavoro della sua fondazione in Turchia.
Presentato ricorso
Pare che la procura generale di Istanbul intenda presentare ricorso contro il rilascio di Kavala.
Fonte: ANF