Oggi, 22 febbraio 2020, sono passati 40 anni da quando Valerio Verbano, uno studente di 19 anni, militante dell’Autonomia Operaia attivo nell’inchiesta antifascista e nei collettivi studenteschi e di quartiere, venne ucciso da un commando di fascisti davanti gli occhi dei suoi genitori, che poco prima gli assassini avevano legato e imbavagliato.
La storia di Valerio è entrata nel cuore della Comunità Curda di Roma e del Centro Socio-Culturale Curdo Ararat, che da tempo partecipano alla manifestazione che ogni anno parte da Via Monte Bianco e attraversa le strade di Valmelaina-Tufello e di Montesacro.
È una storia che sentiamo nostra, anche perché è simile alle storie dei tante ragazze e ragazzi che in Kurdistan sono stati e sono tutt’ora vittime della violenza fascista e squadrista del regime turco.
Come noi oggi partecipiamo insieme alla mobilitazione antifascista in ricordo di Valerio, in questo stesso giorno in tutta Europa le Comunità Curde sono in piazza contro il nazi-razzismo per esprimere dolore e rabbia per il massacro di Hanau in Germania, in cui sono state assassinate dieci persone, tra cui due ragazzi curdi e una ragazza romnì, e molte altre sono rimaste gravemente ferite.
Come curdi e come migranti che ogni giorno resistono contro tutte le forme di violenza, sappiamo che quel massacro dovuto all’ideologia nazi-razzista anche se commesso da un solo criminale, non è un episodio sporadico e isolato. La violenza xenofoba, così come quella contro le donne, hanno un carattere sistemico prodotto dell’attuale modello di società capitalista.
I nazi-razzisti non istigano alla violenza solo via Internet o con le scritte minacciose. Ieri come oggi sono parte degli apparati statali, sono armati e pronti a colpire chiunque non rientri nella loro idea del mondo, incoraggiati dalla retorica populista di destra che pervade l’Europa.
Il pensiero di Abdullah Öcalan e l’impegno del Movimento Curdo per un futuro pacifico, libero e democratico delle società è diventato una grande speranza per tutti i movimenti che lottano per una società pluralista e ugualitaria senza patriarcato, razzismo e smania di potere. Questa linea di condotta è vista come fumo sugli occhi dalle forze reazionarie. I crimini di guerra e la pulizia etnica provocati dall’occupazione turca di Afrin e di altri territori in Rojava ne sono un esempio. Per questo il massacro di Hanau e l’invasione turca della Siria del nord sono espressione della stessa mentalità che disprezza gli esseri umani.
Alla diffusione di ideologie razziste, islamofobiche, antisemite e ostili alle donne va contrapposto l’impegno collettivo e capillare. Per questo ieri come oggi va dispiegata la mobilitazione antifascista, contro le vecchie e nuove destre, il populismo,il razzismo e il sessismo. Trasformiamo il lutto in rabbia e resistenza, la nostra diversità solidale contro la loro violenza!
Nella giornata di Valerio il nostro pensiero va ai famigliari delle vittime del massacro di Hanau.
Noi non dimentichiamo, noi non perdoniamo.
Ora e sempre resistenza.
Viva la Rivoluzione del Rojava! Libertà per il Presidente Öcalan!
Shehid namirin, Valerio vive, i martiri non muoiono mai.
Centro Socio-Culturale Curdo Ararat – Comunità Curda di Roma e del Lazio
Roma, 22 febbraio 2020