Abbiamo appreso oggi dalla stampa che un incendio boschivo è scoppiato sull’isola di İmralı, dove oltre al Presidente Abdullah Öcalan, sono reclusi in isolamento stati arrestati Ömer Hayri Konar, Veysi Aktaş e Hamili Yıldırım.
Pare che i vigili del fuoco e della municipalità e della guardia forestale Mudanya di Bursa abbiano tentato di raggiungere l’isola di İmralı via mare e che le condizioni del mare in tempesta rendano difficile la navigazione. Pare inoltre che sull’isola dove si trovano molti pini e uliti, un forte vento stia fomentando l’incendio boschivo.
Ci uniamo alla richiesta degli avvocati e delle famiglie dei prigionieri di avere immediato accesso all’isola, visto che dal 7 agosto 2019 non ci sono più segni di vita da parte dei prigionieri e, nelle condizioni dall’isolamento totale nel carcere di massima sicurezza di İmralı, notizie di questa natura suscitano una fortissima preoccupazione e richiedono un riscontro concreto e immediato sull’incolumità e le condizioni di salute dei prigionieri.
Fino a quando non ci saranno rassicurazioni e riscontri da parte di avvocati e famigliari, nessuna risposta sulla situazione in atto potrà essere considerata sufficiente.
Le condizioni di isolamento sull’isola carcere non sono in nessun caso accettabili e, in particolare a seguito dell’ulteriore inasprimento seguito al tentativo di colpo di Stato del luglio 2016, vanno rimosse in quanto lesive dei diritti umani e della legalità internazionale.
In questo contesto ci appelliamo alla società democratica nazionale e internazionale, a tutte le organizzazioni democratiche, alla stampa e all’opinione pubblica affinché venga prestata la massima attenzione alla situazione in atto e siano esercitate immediatamente pressioni sul governo turco perché il governo turco, in particolare il Ministero della Giustizia, rendano immediatamente possibile un contatto del Presidente Öcalan e gli altri prigionieri con i loro legali e famigliari e provvedano la loro immediato trasferimento in un luogo sicuro.
UIKI Onlus
Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia