Mentre profughi disperati cercano di attraversare il confine esterno dell’UE verso la Grecia che sarebbe stato aperto, la Turchia continua a inasprire la situazione e penetra con bombardieri F-16 a bassa quota nello spazio aereo turco. (12 marzo 2020)
Anche la giornata di ieri (11 marzo 2020, NdT) è stata caratterizzata da gravi violenze da parte della polizia greca contro persone in cerca di protezione e pesanti scontri. Persone disperate cercano di superare la recinzione di confine. Da parte turca sono volati contro la polizia greca anche dispositivi incendiari. Se questi siano stati lanciati da provocatori turchi resta poco chiaro. Le forze di sicurezza greche hanno sparato lacrimogeni e granate stordenti oltre la recinzione.
Intanto due bombardieri F-16 sono penetrati nello spazio aereo greco sopra il fiume di confine Evros e in parte hanno volato a sole poche centinaia di metri di altezza. Mercoledì mattina si era già verificato un caso davanti all’isola greca di Kos, in cui una barca della guardia costiera turca aveva speronato e danneggiato un’imbarcazione della guardia costiera greca. Non ci sono stati feriti.
Intanto il capo del regime Erdogan ha annunciato di inasprire ulteriormente la situazione fino a quando l’UE darà seguito alle sue richieste. „Fino a quando le aspettative della Turchia saranno esaudite in modo percepibile, continueremo la pratica sui nostri confini“, ha dichiarato. Il dittatore ha enunciato anche aspettative concrete: ripresa dei negoziati sull’esenzione dai visti, apertura di nuovi capitoli nel processo di adesione di Ankara all’UE, una modernizzazione dell’unione doganale e sostegno finanziario aggiuntivo. Erdogan inoltre ha minacciato: „Con il miglioramento del tempo in primavera l’afflusso di migranti irregolari che arrivano in Europa non si limiterà alla Grecia, ma si diffonderà in tutto il Mediterraneo.“
Colloqui imminenti
Nei prossimi giorni sono attesi prima colloqui tra l’incaricato UE per gli esteri Josep Borrell e il Ministro degli Esteri turco Cavusoglu con un team di esperti per chiarire dove siano le maggiori differenze tra UE e Turchia. Per martedì prossimo Erdogan ha inoltre annunciato un vertice a Istanbul al quale dovrebbero partecipare la cancelliera Angela Merkel, il Presidente francese Emmanuel Macron e eventualmente anche il Primo Ministro britannico Boris Johnson. Fino al previsto vertice del 26 marzo secondo Cavusoglu sarebbe pronto un „piano di marcia” per la rielaborazione dell’accordo sui profughi. Fino ad allora Erdogan vuole produrre una pressione il più possibile alta, per imporre un accordo con l’UE.
Governo tedesco vuole un accordo a ogni costo
Fonti beninformate di Bruxelles riferiscono di dispute all’interno dell’UE. Così tra l’altro c’è un conflitto tra Germania e e Grecia. La Germania secondo fonti di Bruxelles, cerca di imporre una discussione il più possibile positiva nei confronti della Turchia e nelle dichiarazioni spinge per un linguaggio possibilmente filo-turco. Così la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen vicina alla Merkel e il Presidente del Consiglio d’Europa Charles Michel dopo un incontro con il capo del regime turco Erdogan lunedì sera hanno affermato che il patto del 2016 resta valido e che le divergenze nell’attuazione dovranno essere chiarite nei prossimi giorni.
Fonte: ANF