Le organizzazioni sindacali e gli ordini professionali in Turchia hanno lanciato una campagna di raccolta firme in cui chiedono misure per combattere efficacemente il Covid-19.La Confederazione dei Sindacati Rivoluzionari dei Lavoratori (DISK), la Federazione dei Dipendenti Pubblici (KESK), l’Ordine degli Avvocati e Architetti (TMMOB) e l’Ordine dei Medici della Turchia (TTB) hanno pubblicato una dichiarazione con sette richieste per la prevenzione del coronavirus.
Le organizzazioni sindacali e gli ordini professionali chiedono la chiusura immediata di tutti i posti di lavoro non indispensabili e chiedono un divieto di uscita. Piccoli negozi devono essere sostenuti e i chi lavora deve avere congedi retribuiti. Disoccupati devono ricevere l’indennità di disoccupazione senza condizioni. I licenziamenti durante la pandemia devono essere vietati e crediti e debiti prorogati.
Le organizzazioni inoltre chiedono che le strutture sanitarie private in questo periodo vengano messe sotto controllo pubblico e che l’assistenza sanitaria sia fornita gratuitamente senza condizioni. La pandemia non deve essere presa alla leggera, vanno eseguiti test in modo diffuso e i risultati resi noti rapidamente. Gli occupati nel settore della sanità devono essere immediatamente provvisti di equipaggiamento protettivo e testati su base regolare. Devono essere varate leggi che proteggono gruppi svantaggiati, poveri, migranti o prigionieri, dalla pandemia.
Con una campagna di raccolta firme si vuole dare forza alle richieste per proteggere la popolazione.
Fonte: ANF