Kurdistan e Palestina, tra prigioni, occupazione e rivoluzione al tempo dell’epidemia
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I conflitti e le lotte continuano nei territori sotto occupazione, che sia turca o israeliana.
I prigionieri nelle carceri hanno iniziato a rivoltarsi per avere un minimo di tutele, subendo la repressione degli apparati statali.
L’epidemia viene utilizzata dai governi come altro strumento di attacco e repressione delle esperienze politiche e sociali e di ulteriore differenziazione, sia nella gestione degli aiuti alla popolazione che all’interno dei circuiti carcerari.
Quando Lunedì 20 aprile alle ore 18.30
Dove su Facebook e Canale Youtube
In diretta con Ylmaz Orkan dell’Ufficio Informazione del Kurdistan in Italia – UIKI Onlus, un compagno italiano dal Rojava, Alessandro Orsetti, Alberto Mari del Fronte Palestina.
Nel Rojava gli scontri militari e i tentativi della Turchia di attacco ai territori controllati dai kurdi continuano.
In Italia continua la repressione verso i compagni internazionalisti, chi sottoposto a misure di controllo e divieto chi sotto processo come a Milano per i cortei a sostegno della Palestina.Con un rappresentante del movimento kurdo in Italia, parliamo della situazione in Turchia, le lotte nelle carceri, la repressione del movimento e la gestione del Covid, dello sviluppo delle lotte e del conflitto nei territori amministrati nel Rojava dal movimento kurdo.
Alessandro Orsetti interverrà in sostegno dei compagni e delle compagne internazionaliste, sottoposti a misure preventive e processuali per la loro partecipazione alla lotta del popolo kurdo.
Alberto Mari del Fronte Palestina ci parlerà poi della situazione in Palestina, a Gaza in Cisgiordania. e la lotta nelle carceri sioniste e del processo che diversi compagni hanno a Milano per aver contestato la Brigata ebraica.
In Italia ci avviciniamo al 25 Aprile ed alla Festa della Liberazione e crediamo che la solidarietà internazionale, intesa come relazioni politiche e sociali e condivisione delle stesse lotte, sia determinante, pur nelle difficoltà del contesto attuale. Mantenere e rafforzare questi legami, comprendere che, se anche chiusi nelle nostre case, siamo sempre impegnati nella stessa lotta comune per la libertà e l’emancipazione deve fare parte delle nostre pratiche di lotta.
Sosteniamo i prigionieri in lotta, per la solidarietà internazionale!
Con l’esempio internazionalista di Orso Tekoser, nel cuore e nella testa!
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