Il Consiglio Democratico della Siria (CDS) in una dichiarazione ha condannato l’attentato a Efrîn nel quale martedì dozzine di persone hanno perso la vita.Nella città di Efrîn in Siria del nord ieri su una strada molto trafficata è stata fatta esplodere un’autocisterna. Nell’attentato hanno perso la vita almeno 40 persone, altrettante sono rimaste ferite. Chi ci sia dietro l’attentato non è ancora noto. Il Consiglio Democratico della Siria (CDS) condanna l’attentato e dichiara: „Da molto tempo le persone a Efrîn convivono con il terrore. Civili vengono sequestrat*, le loro case saccheggiate e vengono assassinat*. La composizione geografica della popolazione viene modificata attivamente. Questo attacco serve allo stesso scopo.“
Il CDS critica che lo Stato turco non si attiene alla tregua concordata con gli USA e la Russia e ricorda anche l’attacco turco con droni lunedì notte contro Kobanê.
Nella dichiarazione si afferma inoltre: „Come CDS condanniamo qualsiasi attacco alla popolazione civile a Efrîn. Le bande terroristiche con il sostegno dello Stato turco hanno condotto un gran numero di attacchi del genere. Noi facciamo appello all’opinione pubblica internazionale di assumersi responsabilità e di fermare subito gli attacchi. Va creato un clima per una soluzione secondo la Risoluzione 2254 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.“ La Risoluzione 2254 chiede l’immediata cessazione di azioni di guerra e in particolare di attacchi contro la popolazione civile.
YPG smentiscono partecipazione all’attentato a Efrîn
Il portavoce delle Unità di Difesa del Popolo Nuri Mahmud ha smentito una partecipazione all’attentato di martedì a Efrîn. In una presa di posizione del portavoce delle YPG pubblicata oggi si afferma:
„Il 28 aprile 2020 a Efrîn è esplosa un’autocisterna. Da determinate aree molto rapidamente e senza alcun riferimento a prove, la responsabilità dell’esplosione è stata attribuita alle YPG. Questa accusa è priva di qualsiasi rapporto con la realtà. Noi non abbiamo nulla a che fare con l’evento.“
Immediatamente dopo l’esplosione nel centro di Efrîn il Ministero della Difesa turco aveva attribuito la responsabilità a „PKK/YPG“.
Fonte: ANF