Oggi, sabato 24 ottobre, è una giornata in cui tutt* siamo chiamat* a prendere azione contro la vergognosa criminalizzazione da parte degli Stati delle YPG, YPJ e SDF, le unità militari rivoluzionarie che difendono i popoli della Siria del nord est dalle barbarie dello Stato Islamico (ISIS) e dello Stato fascista turco.
Negli anni, molt* internazionali da tutto il mondo si sono unit* alla resistenza popolare e hanno combattuto in Rojava nelle fila delle YPG (Unità di Difesa del Popolo), YPJ (Unità di Difesa delle Donne) e SDF (Forze Democratiche Siriane). Molt* di quest* compagn*, una volta rientrat* nei rispettivi paesi d’origine, hanno subito lunghi processi e spesso condanne sostanziose per la loro partecipazione alla guerra contro ISIS e Turchia. In Italia abbiamo l’esempio della compagna Maria Edgarda Marcucci, detta Eddi, che per questo è stata recentemente condannata dalla Procura di Torino a due anni di sorveglianza speciale – una misura di epoca fascista tremendamente restrittiva che lede gravemente la libertà personale e i diritti civili e politici.
La criminalizzazione delle YPG, YPJ e SDF, oltretutto, è fatta da quegli Stati nazione che da una parte condannano a parole il terrorismo e sfruttano l’islamofobia per aizzare i loro popoli, ma dall’altra ogni anno vendono milioni di euro di armi al regime turco, che dichiaratamente arma vari gruppi jihadisti per mantenere il controllo del Medio Oriente.
Come Rete Kurdistan critichiamo duramente il comportamento degli Stati che stanno criminalizzando chi rischia la sua vita per combattere il terrorismo dell’ISIS e dello Stato turco. Ci schieriamo con le Unità di Difesa del Popolo, le Unità di Difesa delle Donne e le Forze Democratiche Siriane, e siamo al fianco di tutt* i loro component*, internazionali o locali, nella difesa della rivoluzione dei territori della Siria del nord est.
Per questo motivo invitiamo tutt* ad aderire all’action call di oggi con dei gesti simbolici, come attaccare alle finestre le bandiere delle Unità e postando online foto o video con cartelli e l’hashtag
#iostoconchicombattelisis.
Viva YPG, YPJ e SDF! Viva la rivoluzione del Rojava!
Rete Kurdistan Italia