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Potere al Popolo: 700 fermi in una settimana in Turchia: solidarietà all’HDP

Potere al Popolo esprime il proprio sdegno contro l’inaccettabile accanimento repressivo nei confronti dell’HDP. Siamo solidali con le compagne ed i compagni che lottano in Turchia e facciamo nostro l’appello alla solidarietà internazionale lanciato dal partito per porre fine alle pratiche antidemocratiche e persecutorie del regime di Erdoğan!

Assistiamo con forte indignazione all’aumento incessante della repressione politica in Turchia nei confronti dell’HDP.

Solo la scorsa settimana sono stati fermati circa 700 attivisti e militanti politici, mentre non cessano le pratiche antidemocratiche e vessatorie messe in atto contro deputati e co-sindaci.

Basta passare in rassegna unicamente gli avvenimenti susseguitesi nell’ultimo mese per renderci conto dello stato di oppressione che regna oggi in Turchia.

  •  La Corte Suprema turca ha confermato la condanna a 16 anni e 3 mesi di prigione all’ex co-sindaca di Hakkari dell’HDP, Dilek Hatipoğlu. Il 12 febbraio è stata trasferita dalla prigione di Sincan alla prigione di tipo T di Van, dove ha subito abusi e violenze. In seguito al suo rifiuto di spogliarsi completamente per la perquisizione, è stata picchiata da tre guardie carcerarie in un punto nascosto dalle telecamere, e con la forza le hanno tolto i vestiti e l’hanno perquisita.
  • I pubblici ministeri turchi hanno annunciato di aver predisposto l’iter procedurale contro nove deputati dell’HDP, tra cui la co-presidente, Pervin Buldan, riguardo l’indagine sulle manifestazioni a difesa di Kobane, e di averlo sottoposte al ministero della Giustizia.
    Come si ricorderà nel 2014 l’HDP aveva invitato le persone a mobilitarsi a sostegno di Kobane, che era sotto attacco da parte dell’ISIS. Le manifestazioni erano state duramente represse dalle forze dell’ordine turche ed hanno subito attacchi anche da gruppi simpatizzanti dell’Isis. Circostanza che ha causato un bilancio drammatico, con la morte 43 persone, quasi tutte sostenitrici dell’HDP. Per aver fatto appello alla mobilitazione i membri dell’HDP sono stati accusati di terrorismo e anche di omicidio di coloro che sono morti. Queste erano le accuse mosse contro Selahattin Demirtaș che la CEDU ha ritenuto non convincente. Attualmente sono sotto accusa i parlamentari Garo Paylan, Huda Kaya, Sezai Temelli, Pero Dundar, Fatma Kurtulan, Serpil Kemalbay, i vicepresidenti del gruppo parlamentare dell’HDP Meral Danis Bestas e Hakkı Saruhan Oluç, e la co-presidente Pervin Buldan. Dalle elezioni generali del 2018, più di 800 procedimenti sono stati presentati al parlamento turco per i deputati HDP.
  • Il 19 Febbraio la Corte di Cassazione ha approvato la condanna in carcere del deputato HDP per Kocaeli, Ömer Faruk Gergerlioğlu, aprendo la strada per la sua esclusione dall’appartenenza al parlamento.
    Gergerlioğlu è stato ritenuto colpevole di “propaganda terroristica” sulla base di un post pubblicato sui social media. È stato condannato a 2 anni e 6 mesi di prigione dal 2° tribunale penale di Kocaeli nel febbraio 2018, ed è stato successivamente eletto deputato nel giugno dello stesso anno. Il caso è stato portato alla 16a Camera Penale della Corte di Cassazione dopo che la Corte di giustizia regionale di Istanbul aveva respinto un ricorso.

Nell’esprimere la nostra piena solidarietà all’HDP, chiediamo all’Italia di smetterla di essere complice di un regime repressivo come quello di Erdoğan!

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