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Iniziative

Progetto per un ospedale a Sinjar

Sono passati pochi giorni dalla visita di pace di Papa Francesco in Iraq e già riprendono, con più vigore,  le tensioni e le minacce contro la popolazione del Sinjar da parte di Turchia, governoregionale del Kurdistan e governo iracheno. Ancora una volta, come già in Rojava, sotto attacco è il sistema di autogoverno che la comunità kurda yazida si è data dopo il tentativo di genocidio da parte di Daesh.

Allora migliaia di donne e ragazze yazide sono state rapite come “prede” e  vendute sul mercato degli schiavi, molti uomini sono stati uccisi e nascosti in fosse comuni. Sono 74 i massacri (ferman) subiti dagli yazidi nel corso della storia, una vergogna per l’umanità del 21° secolo.

Quest’anno, come Associazione Verso il Kurdistan Odv, aderendo alla richiesta della municipalità di Sinjar, di un gruppo di medici e paramedici, insieme ad altre associazioni, abbiamo iniziato a raccogliere fondi per il progetto “Un ospedale attrezzato a Sinjar”, governatorato di Ninewa, Iraq nord occidentale, al confine con la Siria (la Campagna delle uova pasquali ci ha permesso di consegnare 745 uova in tutt’Italia).

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Sito: www.versoilkurdistan.blogspot.com

Rete Kurdistan Italia

 

OBIETTIVI

L’obiettivo specifico del presente progetto è quello di contribuire all’incremento delle garanzie di accesso ai servizi sanitari di base e al miglioramento delll’assistenza socio-sanitaria per le popolazioni del distretto del Sinjar. L’obiettivo generale è quello di contribuire al miglioramento delle condizioni socio-sanitarie dell’Iraq del nord.

IL CONTESTO

La regione di Sinjar si trova nell’Iraq nord occidentale, al confine con la Siria. Si tratta di una zona caratterizzata da un clima arido, con scarse precipitazioni e un paesaggio sterile, color ocra, stepposo.

Situata nel governatorato di Ninawa, è attraversata dalla catena montuosa del Gebel Sinjar, che si eleva al di sopra della vasta pianura della Jazira, tra i fiumi Tigri ed Eufrate, il cui punto più alto supera i 1.400 metri.

Fino a pochi anni fa, vi abitavano circa 420 mila persone di diverse etnie e credi religiosi, oggi, su queste montagne, vi hanno fatto ritorno solo un terzo circa degli sfollati dall’occupazione dell’ISIS.

La popolazione appartiene in maggioranza all’etnia kurda e pratica lo yadizismo, una religione monoteista molto antica, che si richiama ai ritmi della natura, al rispetto delle piante e degli animali ed è considerata “eretica” dagli islamisti.

Essi sono stati perseguitati per millenni, la loro cultura e i fondamenti del loro credo sono stati tramandati quasi del tutto oralmente: sono 74 i massacri subiti dagli yezidi nel corso della loro storia!

L’economia locale si basa principalmente sull’agricoltura: orzo, fichi, grano, tabacco.

Til Ezer, in arabo Al-Qahtaniyya, dove vogliamo realizzare il progetto del centro ospedaliero, è un villaggio che si trova a 26 chilometri da Sinjar City.

L’area è strutturalmente carente di strutture per l’assistenza medica: esistono solo altre due ospedali nel distretto, uno a Sinjar City e un’altro a Snuny, a 70 chilometri di distanza.

Sinjar è stata teatro di scontri violentissimi tra Daesh e le minoranze etniche presenti nell’area, in particolare quella dei kurdi yazidi. Gli uomini e gli anziani sono stati trucidati in massa, mentre donne e bambine sono state ridotte a schiave del sesso e vendute sui mercati di Mosul e Raqqa per cifre tra i 5 e i 20 dollari, mentre i ragazzini sono stati arruolati e indottrinati dai miliziani islamisti come bambini

soldato. L’ONU e la UE hanno ufficialmente riconosciuto che ISIS ha commesso un genocidio contro gli yazidi, oltre a crimini di guerra e contro l’umanità.

Oltre alla catastrofe umanitaria, l’ISIS, durante la sua occupazione della zona, ha distrutto l’80% delle infrastrutture pubbliche e il 70% delle case civili nella città di Sinjar e zone limitrofe.

La città, dopo diversi tentativi, fu riconquistata dai peshmerga e dal Pkk il 13 novembre 2015 e, in seguito a ciò, furono istituite le Unità di resistenza del Sinjar (Ybs e Yis femminili).

In Sinjar, sono state rinvenute numerose fosse comuni con le teste forate dai proiettili sparati alla nuca delle vittime che sono lì a dimostrare la furia genocida dello Stato islamico.

Nel 2018, un’attivista yazida, Nadia Murad, fu insignita del Premio Nobel per la pace, dopo essere stata rapita e resa schiava sessuale dei miliziani dell’ISIS.

Ma il mondo sembra essersi scodato velocemente dei massacri e delle sofferenze di Sinjar.

Oggi, nel silenzio dei media, si teme una nuova guerra, questa volta ad opera dell’esercito turco, in funzione antikurda: non a caso sono ricorrenti i bombardamenti con droni a Sinjar, come nel vicino campo di Makhmur e sui monti Qandil.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO CON INDICAZIONE DELLE ATTIVITA’ PRINCIPALI

  1. Pianificazione dei lavori di ristrutturazione: la struttura che ospiterà l’ospedale è già costruita nelle sue parti essenziali, ma mancano alcuni lavori di adeguamento dei locali. Le principali azioni da apportare alla struttura sono: intonacatura di 400 m2 afferenti a 10 stanze, piastrellamento di 4 locali per un totale di 120 m2, posa di cavi elettrici e relativa messa in funzione, installazione di 10 porte con telaio, installazione di 23 finestre con telaio e installazione di 10 macchine per il condizionamento degli impianti. I materiali per la ristrutturazione sono di facile reperimento in loco e verrà elaborato un piano dei lavori e relativo programma dal Comitato esecutivo di questa parte del progetto, composto da Arci Firenze, da UIKI Onlus e da Sinjar Humanity Citizens NGO.
  1. Esecuzione dei lavori di ristrutturazione: una volta elaborato il Piano dei lavori, si darà avvio all’esecuzione delle opere di cantiere. La maggior parte dei lavori verrà fatta con il contributo volontario di forza lavoro da parte della comunità yazida. Sarà di fondamentale importanza il contributo volontario e comunitario al progetto, sia dal punto di vista di sostenibilità progettuale sia da quello dell’appropriazione locale del progetto e del risultato finale. Si stima che la presente attività durerà circa quattro mesi.
  1. Reperimento e pianificazione dell’acquisto dell’equipaggiamento medico per l’ospedale: il Comitato esecutivo dedicherà particolare attenzione alla fase di ricerca e definizione della strumentazione ed equipaggiamento medico del nuovo ospedale. Il reperimento della strumentazione richiederà un tempo di almeno quattro mesi perché si dovrà cercare del materiale con un costo adeguato ai limiti di spesa e con possibilità di essere riparato in loco in caso di danneggiamento. In particolare, prevediamo che la strumentazione necessaria includerà almeno: serbatoi d’acqua (4), depuratori idrici (3) computer (2), stampanti (1), frigorifero (1) freezer (1), generatore elettrico (1) e riparo per il generatore (1), sedie a rotelle (2), lettini mobili (2), letti di degenza (35), termometri medici (4), concentratori d’ossigeno (2), maschere per l’ossigeno (70), ossimetri (5), sfigmomanometro (10), monitor multiparametrici ospedalieri (3), ecografo (1).
  1. Acquisto e messa in opera dell’equipaggiamento medico: con tutte le aziende fornitrici dei materiali, firmeremo degli accordi che ci garantiranno la riparazione o la sostituzione delle apparecchiature danneggiate, per almeno tre anni. Terminata questa attività e con i macchinari e le strumentazioni in funzione, avremo la piena operatività della nuova struttura ospedaliera a Til Ezer. I patner locali hanno la disponibilità di due medici di medicina generale, un chirurgo e cinque infermieri per formare lo staff medico dell’ospedale.

Sintesi del badget per quanto riguarda la struttura, per un totale di euro 44.996, così suddivisi:

a) Personale locale: euro 600;

b) Ristrutturazione: euro 18.830;

c) Attrezzature: euro 25.566

 

STRUMENTAZIONI E FARMACI PER SINJAR

Il progetto per “Un’ospedale attrezzato a Sinjar” ha un costo complessivo di euro 95.996, di cui euro 44.996 (struttura ospedaliera e attrezzature base) ed euro 51.000 (strumentazione e farmaci).

Per quanto riguarda quest’ultima parte del progetto, se ne fanno carico: Associazione Verso il Kurdistan Odv e Associazione Fonti di Pace. Ovviamente, il progetto è aperto ad altre associazioni o enti o municipalità che volessero partecipare.

 

STRUMENTAZIONI_E_FARMACI_PER_SINSJAR

 

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