Il dipartimento di polizia di Manisa ha mostrato i libri del famoso politico curdo Selahattin Demirtaş come prova di “terrorismo” dopo aver fatto irruzione nelle case di un gruppo di membri dell’HDP.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Mesopotamia il 27 novembre, tra i materiali mostrati dalla polizia ci sono anche le foto dei bambini curdi uccisi Uğur Kaymaz e Ceylan Önkol.
Il 26 novembre il dipartimento di polizia della provincia occidentale di Manisa ha fatto irruzione nelle case di nove membri del Partito democratico dei popoli (HDP).
Durante queste perquisizioni che hanno avuto luogo nel centro di Manisa e nei distretti di Turgutlu e Saruhanlı, la polizia ha sequestrato alcuni libri e foulard con i colori giallo e verde e li ha mostrati come “documenti di terrorismo”.
Tra i documenti mostrati c’erano anche le foto degli ex co-presidenti di HDP Selahattin Demirtaş e Figen Yüksekdağ e dei bambini curdi uccisi Uğur Kaymaz e Cerylan Önkol.
Uğur Kaymaz è stato ucciso dalla polizia insieme a suo padre fuori dalla loro casa nel distretto di Kızıltepe nella provincia sud-orientale di Mardin nel 2004, mentre Ceylan Önkol ha perso la vita in un’esplosione di mortaio mentre pascolava il suo bestiame nella provincia sud-orientale di Diyarbakır nel 2009. Tra gli altri documenti indicati come materiali “terroristici” c’erano i libri di Demirtaş intitolati “Leylan”, “Seher” e “Devran”, che il famoso politico curdo ha scritto mentre era in prigione.
Tre dei membri di HDP sono stati rilasciati a seguito delle loro testimonianze presso l’ufficio del pubblico ministero, mentre gli altri sei sono ancora in stato di detenzione. Le autorità hanno imposto un ordine di riservatezza sui loro file e le loro testimonianze saranno raccolte il 29 novembre, riferisce l’agenzia di stampa Mesopotamia.