Da 23 anni Abdullah Öcalan è stato imprigionato a seguito della cospirazione internazionale del 15 febbraio 1999. Per oltre dieci anni è stato l’unico prigioniero nell’isola fortezza di Imrali. Nonostante le condizioni indescrivibili del suo isolamento non ha mai smesso di sperare in una soluzione pacifica ai conflitti in Medio Oriente. Per diversi anni Öcalan è riuscito a negoziare con il governo turco per raggiungere questo obiettivo. La stragrande maggioranza della popolazione curda vede Abdullah Öcalan come proprio rappresentante, e ciò è stato confermato dalla raccolta di firme di oltre 3,5 milioni di curdi nel 2005.
Ocalan è un attore politico e il suo status ha anche dimensioni politiche più ampie. La società curda, così come gli analisti politici, lo considerano un leader nazionale e il rappresentante politico dei curdi. La prigione dell’isola di İmralı, gestita dallo stato turco, continua ad essere sottoposta ad uno status straordinario. Il continuo isolamento di Ocalan, che dura già da 23 anni, si basa su pratiche considerate illegali sia dalla magistratura turca che dal sistema giuridico internazionale.
Le Nazioni Unite hanno la responsabilità di garantire che la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo si applichi e venga applicata anche per Ocalan. Il sistema İmralı può continuare ad esistere solo con il consenso, o almeno il totale disinteress di istituzioni internazionali come l’ONU.
Lo Stato turco sta attualmente sottoponendo Abdullah Öcalan a un regime di isolamento che non ha precedenti. Ogni visita dei suoi avvocati o dei suoi familiari è resa possibile solo attraverso lunghe lotte e mobilitazioni. Nel 2019, ad esempio, è stato possibile rompere l’isolmento attraverso lo sciopero della fame di migliaia di prigionieri politici nelle carceri turche e di esponenti della società civile durato diversi mesi.
Per la prima volta dopo molti anni gli è stato possibile entrare in contatto con i propri familiari e i propri avvocati. L’ultima breve telefonata tra Abdullah Öcalan e suo fratello è avvenuta nel marzo 2021, ma è stata improvvisamente interrotta. Il fatto che da allora non sia stato ricevuto un solo segno di vita fa temere per le sue condizioni di salute.
In tutto il paese le pratiche adottate sull’isola di Imrali sono state estese per ridurre al silenzio ogni voce di dissenso, ogni forma di opposizione che veda nella soluzione politica della questione curda una svolta per una trasformazione democratica di tutto il Medioriente. Attraverso Imrali lo Stato turco si sta sforzando non soltanto di isolare fisicamente Abdullah Öcalan come persona, ma di sopprimere i risultati democratici che sono emersi dalle sue idee.
Infatti il Confederalismo democratico introdotto da Abdullah Öcalan ha prodotto il risveglio della società in tutto il Kurdistan. I valori di uguaglianza di genere e di credo, per una società democratica ed ecologica, sono alla base di importanti processi di trasformazione democratica fondati sull’autogoverno come nel caso dell’Amministrazione autonoma della Siria del Nord-Est e dell’autogoverno degli yazidi di Shengal.
Sia che si tratti della guerra di invasione del Kurdistan del sud (nord Iraq), sia che si tratti dell’invasione del Rojava e o delle politiche fasciste del governo dell’AKP contro il popolo curdo in Turchia, questo modello democratico e partecipativo è sottoposto a pesanti attacchi da parte della Turchia e delle forze della modernità capitalista.
Per questa ragione oggi è più che mai necessario far sentire la nostra voce. Rompere l’isolamento e la liberazione di Abdullah Öcalan significano dare una prospettiva di pace e di democrazia a tutti i popoli del Medioriente.
Il tempo della libertà è arrivato: Invitiamo tutti i partiti, le organizzazioni sindacali, gli esponenti della società civile e del mondo della cultura a partecipare alla giornata di mobilitazione nazionale del sabato 12 febbraio 2022 a:
Roma: Piazza dell’Esquilino Ore 14:30
Milano: Largo Cairoli Ore 14:00
Per adesioni: info.uikionlus@gmail.com info@retekurdistan.it
Comitato ‘’Il momento è arrivato; Liberta per Öcalan’’
Ufficio d’informazione del Kurdistan in Italia
Rete Kurdistan Italia
Comunità curda in Italia
Le adesioni:
Arci Solidarietà Onlus
Giuristi Democratici italia
M.G.A. sindacato nazionale forense
Transform Italia ATTAC-Italia
COBAS, Nazionale Confederazione dei Comitati di Base
Confederazione unitaria di base
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
CSOA Angelina Cartella di Reggio Calabria
FIOM-CGIL
Comitato Referendario Acqua Pubblica Brescia
Coordinamento pace e solidarietà odv, Parma
Centro Immigrazione, Asilo e Cooperazione internazionale-Parma
Centro sociale Cantiere
Associazione Ponte Donna
Associazione Senza Confine
Associazione Senza Paura
Progetto Diritti onlus
Associazione Cultura è Libertà
Comitato Territoriale ARCI Centri Sardegna
Associazione Verso il Kurdistan Odv
Assopace Palestina nazionale
Laboratorio Andrea Ballarò– Palermo
Anbamed, aps per la Multiculturalità
Arci Firenze
Alkemia – laboratori multimediali – Modena
AWMR – Associazione Donne della Regione Mediterranea
Fai –Milano
Lambretta- Milano
Rete Jin nazionale
Associazione YaBasta!EdiBese!
Ya Basta –Bologna
Ambulatorio Medico Popolare (AMP) -Milano
“RETE#NO BAVAGLIO” Associazione di giornalisti per i diritti, ambiente e società
Gruppo Anarchico C. Cafiero FAI Roma
Unione Sindacale Italiana– CIT
Staffetta Sanitaria Rojava
Palermo Solidale con Il Popolo Curdo
Circolo “Guido Puletti” di Sinistra Anticapitalista di Brescia
Associazione Centro Documentazione Polesano OdV – Badia Polesine (RO)
Rete Kurdistan Emilia Romagna
Jineoloji Italia
Associazione Italia Nicaragua di Livorno
Federazione Anarchica Siciliana
Il Comitato di Base No Muos – Palermo
FORUM dei Movimenti per l’Acqua
LOA Acrobax
Csoa ex Snia
Movimento per il Diritto all’Abitare
Csoa Forte Prenestino
Osservatorio Repressione
Csoa Corto Circuito
Movimento No Muos in Sicilia
CISDA (Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane)
WILPF ITALIA, Patrizia Sterpetti presidente
Redazione Lotta Continua
Associazione Melitea
Gippò Mukendi responsabile internazionale di Sinistra Anticapitalista
Antagonista Newroz – Pisa e Mala Servanen Jin – Pisa
Csoa Newroz-Pisa
Giornalisti di Campobasso, GEA
Rivista culturale Il Bene Comune
Csa Intifada/Comunità in Resistenza Empoli
Casa dei Circoli, Culture e Popoli di Ceriale (SV)
CSA Vittoria
CSOA Spartaco
Action diritti in movimento
Spintime labs
La Redazione di Piuculture
Sinistra anticapitalista
Associazione VOLERE LA LUNA, Livio Pepino presidente
Luisa Morgantini, già vice presidente parlamento europeo
Paolo Ferrero, già Ministro governo Italiano, vicepresidente del Partito della Sinistra Europea
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Zerocalcare, Fumettista
Massimiliano Voza, già sindaco di Santomenna, cardiologo Staffetta Sanitaria
Anna Maria Bruni– attrice autrice regista
Alfio Nicotra, presidente UPP
Adele Cozzi
Alessandro Orsetti
Aldo Zanchetta
Brunella Fatarella
Anna Lisa Vuturo
Chiara Orsetti
Elisa Frediani
Laura Sestini, giornalista
Marco Bersani, Attac
Fabio Martinelli, lavoratore dipendente
Emilio Rossi, Presidente di CIAC, Parma
Vincenzo Miliucci, COBAS
Anna Maria
Dott. Calogero Cannarozzo Psichiatra Livorno
Amalia Navoni – Comitato Milanese Acquapubblica
Susanna Sinigaglia
Massimo Torelli
Rossella Ratti
Salton Francesco
Guido Viale
Andrea Surbone, scrittore
Eric gobetti, storico freelance
Dott.ssa Antonella Bertoli, Già presidente CPPO Rovigo
Argia Simone
Morando Morandini
Emanuela Gatti
Angela Bellei
Angelo Gaccione, scrittore-Giornale “Odissea” Milano.
Giancarla Venturelli
Gigliola Gilardi
Vincenzo Riso
Emilio Molinari
Tina Molinari
Aldo Sachero
Silvana Botassis, Associazione al confine ONLUS
Maurita Virtù
Giuseppe Cinà
Attilio Tempestini
Toni Peratoner, Udine
Maurizio Galici, comunista anarchica
Luca Luminoso, presidente dell’ANPI di Vittoria (Ragusa, Sicilia)