Una nuova data per espulsione in Turchia è imminente per un giovane curdo, Muhammed Tunç. Nove detenuti detenuti nel centro di detenzione a Pforzheim sembrano essere in sciopero della fame contro le condizioni detentive.
Il governo statale del Baden-Württemberg resta fermo: un giovane curdo, Muhammed Tunç di Ulm, la cui deportazione in Turchia è stata sospesa due volte, sarà presto trasferito in Turchia.
Secondo Tunç, che si trova ancora nel centro di detenzione di Pforzheim, l’aereo charter su cui sarà imbarcato dovrebbe decollare il 7 aprile. Il caso dell’attivista ha spaventosamente attirato l’attenzione degli ultranazionalisti in Turchia ed è stato persino minacciato pubblicamente da chi è vicino ai “lupi grigi”. Tuttavia le autorità si attengono ostinatamente alla decisione di espellerlo.
Muhammed Tunç classificato come “nemico” in Turchia
Muhammed Tunç è nato e cresciuto a Ulm nel 1989 e ha la cittadinanza turca. In Turchia è esposto al rischio di persecuzioni politiche, prigionia e tortura a causa delle sue attività filo-curde in Germania. Tuttavia, il Ministero della Giustizia del Baden-Württemberg non vuole accettarlo. Le autorità ritengono giustificabile l’espulsione a causa di un “reato penale” in relazione a due sentenze pronunciate dopo gli scontri con i nazionalisti turchi associati al partito del presidente Recep Tayyip Erdoğan. Secondo Tunç, il suo nome è noto alle autorità turche come un “nemico”.
Critiche alle condizioni carcerarie nel centro di detenzione di Pforzheim
Tunç ha criticato in un messaggio inviato da Pforzheim le condizioni del centro di detenzione, che non corrispondono agli standard europei. Il consiglio dei rifugiati del Badem-Württemberg ha recentemente rilasciato una dichiarazione simile e ha invitato lo stato a ospitare i deportandi in condizioni diverse.
Nove detenuti in attesa di espulsione in sciopero della fame
Secondo Muhammed Tunç, nove persone in attesa di espulsione dal centro di detenzione di Pforzheim sono in sciopero della fame da venerdì. “Quasi tutti qui, come me, sono stati trattenuti per diverse settimane e nulla si sta muovendo nei loro procedimenti”, ha scritto Tunç.