Mettendo in guardia contro enormi ondate migratorie e un disastro in caso di attacco al nord-est della Siria, la Mezzaluna Rossa curda ha invitato la comunità internazionale e le organizzazioni internazionali a “assicurare sicurezza e libertà, fermare gli attacchi e chiudere lo spazio aereo”.
La Mezzaluna Rossa curda (Heyva Sor a Kurd) ha rilasciato una dichiarazione alla stampa davanti al loro sede nella città di Qamishlo, nel nord della Siria, per protestare contro le minacce dello stato turco di invadere altri territori in un’imminente incursione militare nella regione.
La dichiarazione, letta sia in curdo che in arabo, afferma; “I territori siriani del nord-est sono da tempo minacciati dallo stato turco. Considerando il fatto che vari campi nella regione e la Siria nel suo insieme ospitano più di 100mila migranti, queste minacce porterebbero a disastri umanitari per la Siria e i paesi limitrofi”.
Sottolineando “la mancanza di aiuti nonostante gli enormi sforzi per la cooperazione con le organizzazioni umanitarie”, la Mezzaluna Rossa curda ha affermato che questa situazione ha un impatto negativo sui servizi in generale e sul lavoro umanitario che svolgono. L’organizzazione ha aggiunto che non possono raggiungere numerose aree della Siria settentrionale a causa di condizioni di sicurezza e instabilità.
La Mezzaluna Rossa curda ha avvertito che “qualsiasi aggressione al nord-est della Siria provocherebbe enormi ondate migratorie e un disastro”, invitando la comunità internazionale e le organizzazioni umanitarie a “assicurare sicurezza e libertà, fermare gli attacchi e chiudere lo spazio aereo”.