L’amministrazione autonoma della Siria settentrionale e orientale ha affermato che i continui attacchi turchi mirano ad a un’ulteriore espansione e occupazione e a fornire supporto all’ISIS. L’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord e dell’Est (AANES) ha rilasciato una dichiarazione all’opinione pubblica, sottolineando l’escalation degli attacchi turchi.
Nel suo comunicato, l’Amministrazione Autonoma ha fatto riferimento al silenzio internazionale, soprattutto da parte dei poteri garanti del cessate il fuoco, e ha affermato: “Gli attacchi stanno mettendo sempre più a rischio la sicurezza e la stabilità dell’intera regione. Le vittime civili sono in aumento e anche la distruzione delle infrastrutture.
L’Amministrazione autonoma ha affermato che il silenzio che accompagna l’aumento degli attacchi turchi solleva dubbi sull’esistenza di accordi nascosti e ha aggiunto: “Mentre noi dell’Amministrazione autonoma condanniamo l’aggressione turca, confermiamo che l’attacco a Qamishlo e ai villaggi di Amude di lunedì si è verificato nel contesto della guerra diretta contro di noi e contro la Siria nel suo insieme, e quindi il silenzio che accompagna questi attacchi soprattutto da parte della Russia, della Coalizione internazionale e di altre forze attive in Siria è un indicatore pericoloso che le cose potrebbero effettivamente andare peggio”.
Il comunicato invita le autorità interessate a intervenire per evitare l’aggressione e scongiurare la nuova minaccia di guerra turca. La dichiarazione ha anche sottolineato che la Turchia mira a un’ulteriore espansione e occupazione e a fornire supporto morale all’ISIS e alle sue cellule.
“Le operazioni contro le città e contro la nostra gente e le nostre regioni sono azioni provocatorie volte a un’ulteriore espansione e occupazione turca, per non parlare della grande quantità di sostegno e morale che questi attacchi forniscono all’Isis”.
L’Amministrazione Autonoma ha affermato: “La prosecuzione di questo approccio aggressivo porterà senza dubbio il nostro popolo a rialzarsi e resistere con tutti i mezzi e le possibilità al fine di preservare le proprie regioni, istituzioni e conquiste”.