Nella notte di sabato 19 novembre una pioggia di bombe si è abbattuta sul Rojava/Nord-Est Siria per mano dell’aviazione turca. Molte le città colpite contemporaneamente in Rojava tra cui Kobane, ma anche Sulaymaniyya, Qandil e Shengal nel Sud Kurdistan/Nord Iraq. In particolare, le città di Kobane e Derik sono state ripetutamente colpite per diverse ore durante la notte e di nuovo nel corso della mattinata. Kobane, la città che ha sconfitto l’ISIS al prezzo di migliaia di vite civili e di combattenti YPG/YPJ e PKK, è da allora nel mirino del regime di Erdogan.
L’obiettivo è distruggere l’esperienza del movimento kurdo, guidato dal PKK, di Confederalismo Democratico, con l’affermazione di una società finalmente libera dall’oppressione e dall’occupazione coloniale. La Turchia di Erdogan, in profonda crisi economica e sociale, cerca con la guerra, così come con il ruolo nel conflitto in Ucraina, di riprendere consenso interno ed internazionale.
L’ipocrisia dell’Unione Europea, così come degli Usa, è vergognosa: si condanna, con una partecipazione di fatto al conflitto, l’invasione russa, ma niente si dice di quanto da anni e anni la Turchia sta
facendo ai kurdi, e dell’occupazione di parte della Siria del Nord Est da parte di Erdogan.
E questo accade mentre la repressione in Iran delle rivolte popolari è rivolta in primis verso la popolazione kurda (10 milioni) che manifesta al grido di Donna, Vita e Libertà.
I kurdi ed i loro compagni in tutto il mondo si stanno mobilitando per protestare contro l’attacco turco, in Francia, Germania, Stati Uniti, Olanda…Anche a Firenze raccogliamo l’invito a scendere in piazza a fianco del movimento. Perché sappiamo da cha parte stare: la nostra stessa parte, che lotta per uguaglianza, giustizia e libertà.
Sabato 26 novembre invitiamo tutti e tutte a partecipare alla manifestazione in sostegno al movimento, insieme alla Comunità kurda toscana.
Sabato 26 novembre ore 11.30 a Firenze
MANIFESTAZIONE sotto la Prefettura di Firenze, via Cavour, 2