Il Consiglio democratico siriano (CDS) ha rilasciato una dichiarazione in occasione dell’11° anniversario della Rivoluzione del 19 luglio in Rojava. Il Consiglio ha sottolineato che la Rivoluzione del 19 luglio ha rappresentato lo spirito e la libertà dei popoli siriani che si sono sollevati per costruire una nuova Siria libera da repressione, centralizzazione e tirannia. Questa rivoluzione, ha affermato, ha dimostrato al mondo intero che il popolo siriano ha il potere di cambiare e costruire e che nessun altro potere può spezzare la sua volontà.
“Da Kobanê a Manbij, da Raqqa a Deir ez-Zor e in altre regioni, i ragazzi della Siria settentrionale e orientale hanno fatto la storia contro il terrore e hanno trionfato. Hanno dimostrato di poter condurre e governare, e hanno costruito l’Amministrazione Autonoma, che è la speranza di tutti i siriani in tutto il paese”, ha affermato il CDS.
La dichiarazione prosegue: “Celebriamo questa vittoria nazionale di tutti i siriani. La Rivoluzione del 19 luglio ha abbracciato l’intera composizione e ha stabilito un legame tra lo spirito di patriottismo e l’identità nazionale siriana.
Come barriera a tutti gli attacchi diretti contro la sicurezza e la sovranità dei territori siriani e l’unità delle terre e dei popoli, la Rivoluzione del 19 luglio ha dato alle donne l’opportunità di svolgere il loro ruolo nella loro vita e adempiere alla loro missione di governare in tutti gli ambiti della vita. Ha anche incoraggiato i giovani a partecipare alla costruzione e allo sviluppo di queste esperienze”.
Osservando che la Rivoluzione del 19 luglio ha ottenuto molti vantaggi, ha stabilito un modello per il futuro del Paese e ha offerto iniziative per la risoluzione della crisi in Siria, il Consiglio ha affermato: “Dovremmo concentrarci su queste iniziative, analizzarle e utilizzarle come ricerca per una soluzione. Dovremmo produrre soluzioni per realizzare le speranze del nostro popolo per il cambiamento, la democrazia e la diversità”.
La dichiarazione conclude: “Dopo tutti questi sacrifici, non possiamo garantire giustizia al popolo siriano senza un progetto democratico che abbracci tutti i siriani. Questo progetto democratico consentirà una soluzione a tutti i problemi affrontati dal popolo curdo e da altri componenti. Inoltre costruirà una situazione nazionale libera da esclusione e negazione e aprirà la strada alla costruzione di una nuova Siria con un ruolo civile”.