Un’organizzazione di giornalisti con sede negli Stati Uniti ha chiesto alle autorità turche di condurre un’indagine approfondita e urgente sui recenti attacchi di droni in Siria che hanno preso di mira un veicolo civile che trasportava giornalisti curdi.
Il Comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ), un’organizzazione internazionale non governativa con sede a New York, venerdì ha invitato la Turchia a condurre un’indagine urgente e approfondita su un recente attacco di droni contro un veicolo che trasportava giornalisti nel nord-est della Siria controllata dai curdi. L’incidente del 23 agosto ha provocato la morte dell’autista e il ferimento di un giornalista.
Un’auto appartenente al canale televisivo JIN, tutto al femminile, sarebbe stata presa di mira da un attacco di droni, sospettati di essere turchi, che avrebbero ucciso l’autista Nejmedîn Faysal Hejî Sînan e ferito gravemente la giornalista Dalila Agid. Agid è stata sottoposta ad un intervento chirurgico ed è attualmente in terapia intensiva.
Secondo quanto riferito, la squadra televisiva JIN stava viaggiando tra le città siriane di Amuda e Qamishli, vicino al confine turco, quando si è verificato l’attacco dei droni. Dijla Eito, membro del consiglio della JIN TV, ha affermato che Agid stava coprendo un evento per commemorare la morte di due funzionari curdi uccisi in un altro attacco di droni nel giugno di quest’anno. Il coordinatore del programma per il Medio Oriente e il Nord Africa del CPJ, Sherif Mansour, ha espresso profondo dolore per l’incidente e ha sottolineato la necessità che le autorità turche conducano un’indagine approfondita, determinino la responsabilità dell’attacco e chiedano conto agli autori.
Il CPJ ha osservato di essersi rivolto all’ufficio del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan per un commento, ma di non aver ricevuto risposta.