I residenti del campo Maxmur hanno protestato contro i continui attacchi della Turchia e hanno condannato il silenzio internazionale. Oggi, la Turchia ha nuovamente preso di mira il campo profughi di Mexmur (Makhmur) con un veicolo aereo senza pilota armato (drone). Nell’attacco è rimasta ferita una donna. Dopo l’attacco i residenti del campo si sono riuniti e hanno condannato la Turchia.
Yusuf Kara, co-presidente del Consiglio popolare di Maxmur, ha dichiarato durante la protesta davanti all’Istituto per le famiglie dei martiri che Maxmur è stato preso di mira due volte alla settimana.
Ha dichiarato: “Il primo attacco è stato effettuato contro la moschea e il secondo contro la casa di Rojhat Salih. Condanniamo il silenzio dell’opinione pubblica irachena e internazionale di fronte agli attacchi. Vogliamo che gli attacchi siano fermati.
I cittadini vengono sottoposti ad un massacro simile a quelli sperimentati durante gli attacchi israeliani. Gli attacchi contro di loro non vengono mai visti. Vediamo che gli stati internazionali, gli stati vicini e lo Stato in cui viviamo chiedono a Israele di non commettere massacri.
Tuttavia lo Stato iracheno, di cui siamo ospiti, non vede e non si pronuncia contro i due attacchi compiuti contro il campo profughi Martyr Rustem Cudi nell’arco di una settimana. Questa è una situazione triste che solleva interrogativi”.