La politica arrestata Ayla Akat Ata, nel suo messaggio del 25 novembre, ha dichiarato: “Abbiamo qualcosa da dire, sappiamo che possiamo cambiare, ci riusciremo sicuramente. “Jin, jiyan, azadi”, ha affermato.
La politica curda e attivista del Movimento delle donne libere (TJA) Ayla, Akat Ata, detenuta nella prigione femminile chiusa di Sincan, ha pubblicato un messaggio tramite i suoi avvocati sul suo account virtuale nell’ambito della Giornata internazionale del 25 novembre per l’eliminazione della violenza contro Donne. Ayla Aka ha detto: “Siamo consapevoli, abbiamo qualcosa da dire, sappiamo che possiamo cambiare, ce la faremo sicuramente. “Jin, jiyan, azadi”.
Il messaggio completo di Ayla Akat è il seguente: “Ciao a tutti dopo tanto tempo! Purtroppo non ho avuto l’opportunità di salutarvi da questa piattaforma, poiché alle privazioni e alle impossibilità derivanti dalla detenzione si sono aggiunte le difficoltà tecniche.
Fortunatamente ho avuto questa opportunità prima del 25 novembre. Come politica e attivista dell’opposizione che è stata oggetto di violenza giudiziaria, ribadisco la mia determinazione a lottare contro ogni tipo di violenza contro le donne e ad aumentare la solidarietà, e con questa breve nota che ho scritto nell’aula delle udienze del caso Kobane, esprimo la mia posizione contro la “violenza contro le donne” con gli eventi sia nei salotti che nelle strade del 25 novembre.
Bacio i cuori di tutte le donne e sorelle che si sono fatte avanti e hanno detto “no”. Siamo consapevoli, abbiamo qualcosa da dire, sappiamo che possiamo cambiare, ci riusciremo sicuramente. Jin, jiyan, azadi.”