Nell’ambito dell’iniziativa internazionale per chiedere la libertà del leader del popolo curdo Abdullah Öcalan e una soluzione politica alla questione curda, è stata lanciata una campagna per l’invio di cartoline dall’Europa a Imrali.
Si arricchisce con diversi eventi l’iniziativa internazionale lanciata dagli amici del popolo curdo il 10 ottobre.
Nell’ambito dell’iniziativa, l’8 gennaio è partita una campagna di cartoline promossa dal Congresso delle Società Democratiche del Kurdistan Europeo (KCDK-E).
La co-presidente della KCDK-E Zübeyde Zümrüt ha affermato che le cartoline sono state preparate e distribuite e ha annunciato l’inizio ufficiale della campagna.
Le cartoline, preparate in diverse lingue tra cui curdo, inglese e francese, chiedono la libertà del leader del popolo curdo Abdullah Öcalan e comprendono brani di Öcalan, in particolare sulla libertà delle donne, la libertà ambientale e le soluzioni alle crisi globali.
Alcuni degli estratti scelti sono i seguenti:
“Caro Abdullah Öcalan,
Ti scrivo per solidarietà. Oggi, le donne di tutto il mondo lottano per i propri diritti. Hai detto: “Una società non potrà mai essere libera senza la liberazione delle donne”. Hai anche dato al mondo lo slogan ispiratore Jin, Jiyan, Azadî!
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“Caro Abdullah Öcalan,
“Caro Abdullah Öcalan, Sono d’accordo con te e chiedo la tua libertà affinché tu possa portare avanti e attuare le tue teorie sulla liberazione delle donne insieme ai movimenti per l’uguaglianza ovunque.”
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“Caro Abdullah Öcalan,
Lei ha affermto che “la fame, la disoccupazione, la guerra, il saccheggio sono il risultato del tradimento dell’ecologia, e una società che non sia basata sull’ecologia non può essere sana”.
Sono pienamente d’accordo con la tua prospettiva e chiedo la tua immediata libertà fisica in modo che tu possa sviluppare le tue idee sull’ecologia sociale.”
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“Caro Abdullah Öcalan,
Invio questo messaggio per esprimere il mio sostegno. Guerre e conflitti stanno aumentando in tutto il mondo. Sono pienamente d’accordo con la tua prospettiva: “Tra pace e guerra, la scelta della guerra è, ovviamente, più difficile, ma penso che la pace sia quella significativa e di successo”. Sono pienamente d’accordo con la tua idea e chiedo la tua immediata libertà fisica in modo che tu possa espandere ulteriormente la tua filosofia.”
