Turchia

Le donne continuano con lo sciopero della fame

Le donne proseguono con lo sciopero della fame, che è giunto al quinto giorno, presso l’edificio dell’Organizzazione provinciale del Partito DEM di Ankara.

Continua lo sciopero della fame lanciato nelle carceri per chiedere la libertà fisica del leader del PKK Abdullah Ocalan. L’iniziativa di sciopero della fame lanciata dall’organizzazione provinciale di Ankara del Partito per l’uguaglianza e la democrazia dei popoli (Partito DEM) a sostegno dei prigionieri è al suo quinto giorno.

Kadriye Ozğan, che è in sciopero della fame, ha affermato: “Oggi siamo in sciopero della fame come donne e madri”. Kadriye, che voleva che fosse abolito l’isolamento dei prigionieri e del leader del PKK Ocalan, ha dichiarato: Hanno preso in ostaggio Selahattin Demirtaş, Gültan Kışanak e tutti i nostri politici. Non lo accettiamo. Questo isolamento è stato portato avanti nei confronti del nostro leader (Ocalan) per 25 anni. Non gli permettono di vedere la sua famiglia o i suoi avvocati. Se l’isolamento verrà abolito, verrà abolito anche l’isolamento sia dei curdi che dei turchi”.

Kadriye afferma: “Come madre di guerrigliera, come Madre per la pace, non vogliamo che venga versato il sangue né dei figli dei turchi né dei figli dei curdi. Nessuno dovrebbe essere ucciso. Faccio un appello anche alle madri militari ; diamoci una mano, facciamo la pace. Se ci sarà la pace, sarà da entrambe le parti”.

L’azione di oggi è stata compiuta solo da donne. Si è appreso che l’azione si concluderà domani

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